Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Araldica. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <390>
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Andrea Moroni
stima tanto nell'ordine morale, quanto nell'ordine materiale. Uno di questi elementi io lo ravviso nella riabilitazione dell'aristocrazia incuorandola ad emergere colla virtù del sapere, del valore e delle opere insigni.3 E più avanti è possibile incontrare anche tra le sue righe i più consueti luoghi comuni sull'antica aristocrazia, che sarebbe stata la più fida amica dei suoi vassalli.40) Anche in Carpi si ritrovano dunque quei toni quasi apo­calittici nel descrivere una realtà la cui rapida trasformazione appariva fonte di disgregazione di antichi valori e che si dimostrava incapace di ri­creare una tensione coesiva poiché proprio gli elementi che ne costituiva­no A nerbo vitale erano i principali responsabili della dissoluzione dei va­lori di un tempo. Il fatto è che anche Carpi non poteva accettare i cambiamenti in atto e anche lui, come molti moderati italiani, temeva i pericoli sociali provocati dai cambiamenti economici in atto in Europa. Il progresso stava uccidendo gli antichi valori sociali così che al nord d'Eu­ropa ribollono i mali umori delle classi poverissime e delle vittime della civiltà e del progresso moderno.41) La povertà ha insegnato ai ceti disere­dati la forza dell'associazione, non temperata, però, dall'aiuto economico. Ora i proletari [...] cercherebbero invano il gonfalone della rispettiva arte, la porta del convento, il viale del castello, l'atrio del palazzo, per invocare come altra volta consigli e aiuti, che sovente demoralizzavano e umiliava­no, ma che di rado venivano meno [...]. Tutti i governi si agitano per ve­dere modo di opporre a priori delle dighe allo strapotere di tale irruente fiumana, che non siano quelle delle repressioni, del ferro e del fuoco; delle ecatombi delle plebi, come diceva il Gioberti; e l'Italia per buona ventura è in tempo, più che ogni altra nazione, a prevenire con provvedimenti che denotino alto e perspicuo senno politico, il grave pericolo che a lei pure minaccia, per chi non si pasce d'illusioni, il fenomeno complesso di cui tenni qui discorso. L'Italia deve ricercare anche nell'istruzione, nell'utile operosità e nel patriottismo dell'aristocrazia e del clero, i più giudiziosi ed efficaci fra i mezzi civili e morali che giovano al nobile e fruttuoso in-
37> in, p. 55.
*i Imt p. 61. L'epoca della cavalleria eia, anche per Carpi, un periodo caratteriz­zato dall'onore e dalla fierezza: in quel secoli le turpi abitudini e la depravazione lurida, che pur avevano imperio in quegli animi alteri, venivano temperate dalla for­tezza degli animi, dalla nobiltà dei propositi, e dall'indomito punto d'onore di erigersi a schermo e ad usbergo dell'onore della donna, che sapevasi gelosamente difendere anche in mezzo alle orge; a schermo dei deboli comunque fossero conculcati. La Ca­valleria età cosmopolita, ed era un misto che ricordava le alte gesta degli eroi pagani ed il supremo intendimento di affermare con strenue prove di valore i precetti della civiltà cristiana, portando con indomita, e tal fiata persino selvaggia fierezza, alta la bandiera della religione, dell'onore e dell'amore (pp. 94-95).
**> Itti, p. 61.