Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Araldica. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <401>
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LIBRI E PERIODICI
ANTONELLO PIETROMARCHI, Ladano Bonaparte. Il fratello nemico di Napoleone-, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994, in 8, pp. 342. L. 33.000.
Non sono molto conosciute la personalità e l'opera di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, perché certamente sono state oscurate dalle gesta del ger­mano maggiore, ma anche perché si pongono in una posizione di non facile in­terpretazione per i contrasti che si scatenano tra le idealità dell'uno e il pragmati­smo di potere dell'altro. Non esageriamo di sicuro, se consideriamo fondamentale l'apporto di Luciano alla preparazione ideologica del colpo di stato del 18 bru­maio: il contributo culturale dato alla rivoluzione del 1799 lo pone in primo piano, perché in certo modo è determinante negli orientamenti che assume, nelle circostanze via via impreviste quanto imprevedibili, il grande Bonaparte. Sono, del sesto, queste impostazioni intellettuali, condizionate da una pretesa coerenza di pensiero, a creare la frattura, quando a metà carriera, brillante per i successi otte­nuti da ministro degli interni e da ambasciatore a Madrid, Luciano si dissocia dal fratello in auge, soprattutto perché s'avvede del pericolo che corre la democrazia sognata per la spregiudicata sete di dominio di Napoleone, e sposa Alexandrine de Bleschamp, se non in dispregio, certamente contro la volontà del monarca ambizioso. "r
Esiliatosi in Italia, il principe di Canino viene accolto con grande benevo­lenza da Pio VII, che gli dà ogni possibilità di attendere alle occupazioni umani­stiche e di dar sfogo alle urgenze interiori, prorompenti, di letteratura e d'arte. Questa collocazione nuoce senza dubbio alla notorietà del nostro protagonista, che, pur svolgendo un ruolo di buona rilevanza nel seguito della sua vita, viene accantonato dall'opinione pubblica del tempo e, quel che è peggio, viene trascu­rato, se non proprio dimenticato, dagli storici. Con un libro ben architettato, frutto di accurate e pazienti ricerche d'archivio, ce ne offre ora un profilo quasi critico Antonello Pietromarchi nella fortunata collana Le Scie di Arnoldo Mon­dadori, facendo un'opera insieme di accorta storiografia e di giovevole divulga­zione storica.
La vita di Luciano Bonaparte, che nel sottotitolo del volume l'autore defini­sce Il fratello nemico di Napoleone, può distinguersi in due parti ben differenziate: quella trascorsa in collaborazione con il germano e l'altra, vissuta in libertà, ma pur densa di partecipazioni e di accadimenti significativi; tanto nella prima parte che nella seconda, la pregnanza dell'impegno speso nelle diverse direzioni è tale da consentire di affermare che, avanti* e dopo il distacco, Luciano Bonaparte me­rita attenzione come protagonista del mondo politico e culturale europeo tra Set­tecento e Ottocento, Già gli inizi della vita in Corsica sono segnati da momenti significativi, non solo nei rapporti tra i due fratelli, quanto soprattutto nei contatti con l'eroe corso Pasquale Paoli, da Napoleone attaccato di condotta antifrancese.