Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Reggio Emilia. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <439>
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L'elite amministrativa a Reggia Emilia 1859-1889 439
Muovendo dal riconoscimento dell'importanza del momento privatisti­co ed in particolare di quello familiare, per la definizione della sfera pubbli­ca nel XIX secolo,15) il ciclo delle cospirazioni pre-risorgimentali, facendo emergere nuovi aspiranti alla dirigenza, divenne un passaggio cruciale per enucleare i futuri protagonisti delle vicende cittadine del periodo postunita-rio. Come infatti gli arresti e le condanne del processo di Rubiera del 1822 misero alla luce la fede liberale e mazziniana delle famiglie Sidoli, Bolognini, Manzotti, Ferrari e Rasori,16) così il coinvolgimento dei Terrachini, Nobili, Bergonzi, Almansi e Melegari nei moti del 1831 testimoniava la vitalità di un filone rivoluzionario risalente all'età napoleonica e non ancora inaridito sotto il governo di Francesco IV;17) allo stesso modo la campagna del 1848-49 e la nascita di una municipalità comprendente diversi ex-congiurati del 1821 consentirono agli Ancini, Bertoltni, Casali, Fiastri, Fornaciari, Ferri, Liuzzi, Modena e Ottavi di ascrivere al loro curriculum significative beneme­renze patriottiche.1) L'avversione al regime pre-risorgimentale, inteso come sistema di potere fondato sul privilegio della nascita e dello status e la conseguente identificazione nel nuovo ordine liberale, concepito come
15i Sull'importanza della logica del cognome per la determinazione dei comporta­menti pubblici nell'ottocento cfr. P. MACRY, Ottocento. Famiglia, élites e patrimoni a Napoli, Torino, Einaudi, 1988.
16) Al processo di Rubiera del 1822, indetto dal governo estense per punire i parteci­panti all'abortito tentativo insurrezionale dell'anno precedente, l'elenco dei condannati a morte dalla prima sentenza dell'I 1 settembre 1822 comprendeva: Giuseppe Andreoli, Prospero Bosi, Francesco Conti, Sante Conti, Carlo Franceschini, Giovanni Grillenzoni, Prospero Pkondi, Giovanni Sidoli e Pietro Umiltà; tra i numerosi condannati al carcere ed i compromessi invece troviamo Francesco e Pietro Bolognini, Giuseppe e Giovan Battista Ferrari, Giovanni Rasori, Giovanni Manzotti. Cfr. BIBLIOTECA MUNICIPALE DI REGGIO EMUJA, Sentenza data in tubiera contro carbonari e settari nel giorno 11 settembre 1822 dal tribunale statario, mss.; E. MORINI, I reggiani benemeriti del Risorgimento nazionale, Reggio Emilia, Tipo­grafia Calderina 1910, pp. 4-12; sui processi del 1822 cfr. G. MANZCTn, Storia delle cospira­zioni settarie dall'anno 1816 al 1822, Modena, 1831; A. PANIZZI, Dei processi e delle sentente contro gl'imputati di lesa maestà, Madrid, 1823; A. BAI LETTI, Storia di Reggio, Roma, Multigrafica editrice, 1968, pp. 633-637.
,7> H governo provvisorio costituito a Reggio nel febbraio 1831 era composto da Ja­copo Lamberti, Pellegrino Nobili, Gaetano Bergonzi, Giovanni Friggeri. Sulla tallita rivolu­zione del 1831 cfr. G. SFORZA, Le trame di Enrico Misley e di Francesco IV, in Rassegna storica del Risorgimento, a. IV (1917), fase. TV, pp. 408-457; A. SOIM, Ciro Menotti e l'idea unitaria nell'insurrezione del 1831, Modena, 1931; A. SORBELLl, L'epilogo della rivoluzione del 1831, Modena, 1931; G. PICCININI, Reggio e i moti del 1831, Reggio, 1840.
,8> Cfr. E. MORINI, 1 reggiani benemeriti del Risorgimento nazionale cit, pp. 39-77. Sulle vi­cende reggiane del 1848 cfr. AA.W., Il milleottocentoquarantotto a Reggio, Reggio Emilia, 1948.
i?) Una consorteria intollerante e nemica di libertà, distinta per devozione e fanati­smo, per ricchezza, per nascita, non per virtù o impegno era il tratto caratteristico del sistema di potere degli estensi secondo l'anonimo cronista de // Cittadino {I partiti politici nella nostra provincia, in // Cittadino, 3 marzo 1863).