Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Reggio Emilia. Secolo XIX
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1997
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Alberto Ferraboschi
È infatti proprio negli anni del tramonto della restaurazione, contrassegnati" dalla momentanea eclissi della politica per via della sordina imposta dalla sospettosa polizia estense, che a Reggio prendeva forma la prima esperienza di vita associativa nettamente distinta dalle tradizionali accademie scientifiche e letterarie svincolate dalla dimensione politica.612) Risale infatti al 1857 la decisione di alcune personalità cittadine63) di costituire un circolo ricreativo dal quale sarebbe sorto nel 1860, sulla scia del cambiamento istituzionale e del riconoscimento del principio della libertà d'associazione sancito dall'articolo 32 dello Statuto albertino,64) la società del casino.
Scorrendo l'elenco degli associati65) non sfugge come la società del casino fin dalla nascita divenne il tempio della ricreazione cittadina intorno al quale gravitavano le diverse anime dell'//*/* cittadina: dagli esponenti della antica aristocrazia reggiana (i conti Germano e Prospero Liberati Tagliaferri, il conte Francesco Cassoli) ai rappresentanti della borghesia delle professioni e della possidenza agraria (Taw. Giovanni Fiastri, l'aw. Federico Ferri, l'aw. Francesco Gualerzi, l'aw. Giuseppe Fomaciari), dai protagonisti del mondo commerciale e finanziario (Ulderico Levi e Giacomo Namias) a numerosi rappresentanti della comunità israelitica (Riccardo Modena, Raimondo Franchetti), il circolo del casino ricomponeva al suo intemo la frammentazione sociale che attraversava trasversalmente la classe dirigente reggiana. Nel segno del disimpegno e della ricreazione,66) professionisti, nobili, possidenti, ebrei, borghesi cominciarono ad avvicinarsi ed a conferire, cementando una fitta rete di relazioni informali e familiari. Grazie al momento della aggregazione, ricreativo e ludico, si realizzava progressivamente un disciplinamento sociale volto ad imporre al variegato mondo
GQ In età napoleonica Reggio poteva vantare l'Accademia degli Ipocondriaci (100 soci), la Società d'Agricoltura (61 soci) e la Società d'arti meccaniche (28 soci) (ASRE, Archivio Prefettura, titolo XIII, Rub. IH, filza 1).
I sette notabili reggiani erano: G. Battista Spalletti, Antonio Vezzani, G. Liberati Tagliaferri, Vincenzo Vigano, Giuseppe Parmiggiani, Giuseppe Viappiani e Gaetano Marmi-roli; sulla società del casino di Reggio Emilia, cfr. R. MARMIROII, La società del casino di Reggio Emilia, Reggio Emilia, AGE, 1960.
M) L'articolo 32 stabiliva: E riconosciuto il diritto di adunarsi pacificamente e senz'armi, uniformandosi alle leggi che possono regolarne l'esercizio nell'interesse della cosa pubblica. Questa disposizione non è applicabile alle adunanze in luoghi pubblici od aperti al pubblico, i quali rimangono intieramente soggetti alle leggi di polizia.
65> Gli elenchi dei soci dei quali ci si avvale sono conservati presso la società del casino di Reggio Emilia e risalgono al 1863, quando E sodalizio contava 264 membri ed al 1874, allorché gli associati erano 221.
<*) Gli oggetti di trattenimento al Casino saranno: a) Lettura di Giornali e Periodici Lctterarj, Politici, Scientifici, e di belle arti, Commercio, Agricoltura, Teatri [...]; b) Giuochi di Biliardo, Scacchi, domino, Carte [...); e) Conversazioni nelle quali potranno aver luogo trattenimenti di musica, danza, poesia, declamazione, [...]; d) Feste di ballo con estensione d'inviti (ASRE, Statuto della società del casino di Reggio, art. 21).