Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Reggio Emilia. Secolo XIX
anno
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1997
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Alberto Ferraboschi
della possidenza agraria riuscì a trovare nel Consorzio agrario reggiano la sede unitaria attraverso la quale tradurre la propria preminenza patrimoniale sul piano poHtico-arnministrativo.81) A partire dagli anni settanta il Consorzio agrario divenne dunque una sorta di palestra in cui dibattere problemi, quali la perequazione fondiaria, da sottoporre al consiglio comunale e contemporaneamente forgiare una solida identità di gruppo.
Il protagonismo municipale degli esponenti deWélùe fondiaria passava attraverso il sostanziale monopolio dei vertici politici ed amministrativi della città: se i leaders della locale Associazione Costituzionale, Enrico Terrachini e dal 1886 Domenico Notari, rappresentavano figure di primo piano del mondo agrario reggiano,83) anche i deputati eletti nel collegio di Reggio dal 1861 al 1895 (Giovanni Fiastri, Luigi Ferrari Corbelli, Giuseppe Fornaciari ed Ulderico Levi)84) uscivano dalle file del Consorzio Agricolo.85) Allo stesso modo Velile municipale era in larga parte l'espressione diretta del ceto dei proprietari se si considera che nei 1868 ben 17 consiglieri (il 42 del totale) risultavano iscritti al Comizio Agrario od alla Società Agraria; la significativa presenza degli agrari nella sala consiliare risulta confermata anche negli anni seguenti tanto da raggiungere nel 1876 la significativa percentuale del 57.86)
Al di là del dato numerico, gli stessi temi dibattuti in consiglio comunale87) tradivano la matrice agraria adi?élite municipale la quale nella
81) Cfr. Basi fondamentali e regolamento del Comizio Agrario e della Società d'Agricoltura di Reggio Emilia uniti in consonato, Reggio Emilia, Tipografia Calderini, 1876.
63 Sull'ampio dibattito relativo all'imposta fondiaria che prelevava circa 40 lire per ogni 100 di rendita imponibile cfr. Bollettino del Comizio Agrario del Circondario di Reggio Emilia, 2 marzo 1871.
Sul Terrachini, figura di rilievo nel campo dell'agricoltura reggiana e presidente del Consorzio Agrario dal 1876 al 1892, oltre che leader indiscusso della consorteria moderata, cfr. E. SANI, Cenni storici sulla Società Agraria di Reggio Emilia cit, p. 34. Sul ruolo cruciale rivestito dai membri della famiglia Terrachini nelle vicende politiche ed economiche reggiane del XIX secolo cfr. R. MASEROU BERTOLOTTI, La famiglia Terrachini, 1995, testo dattiloscritto conservato presso la Biblioteca Municipale di Reggio Emilia.
*K) Sull'impegno parlamentare dei deputati reggiani per la perequazione dell'imposta fondiaria cfr. MS. PlRETTl-G. GUIDI (a cura di), L'Emilio Romagna in Parlamento (1861-1919), Bologna, Centro Ricerche di Storia Politica, 1992.
85) Bollettino del Comizio Agrario e della Società d'Agricoltura di Reggio Emilia uniti in Consorzio, armo 1876. La sola eccezione è costituita da Enrico Guicciardi, eletto deputato nel collegio di Reggio nella decima legislatura ed estraneo al mondo della locale possidenza in quanto originario della Valtellina.
w) I dati relativi alla partecipazione dei consiglieri comunali al Comizio Agrario sono desunti da Bollettino del Comico Agrario e della Società d'Agricoltura di Reggio Emilia uniti in Consorzio, anni 1868-1892. Su questo aspetto vedi tabella n. 4.
s?) Cfr. Rappresentanza della deputazione provinciale di Reggio nell'Emilia, Al Parlamento nazionale del Regno sul progetto di legge per la perequatone dell'imposta fondiaria, 14 febbraio