Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno
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1997
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pagina
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462
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Sul primo dei 12 fogli una grafia differente, nel fornire la datazione, ha indicato con un punto interrogativo il 1889. Un'affermazione fatta da Crispi nel corso del dibattito, svoltosi al Senato il 26 marzo 1890, ci consente di fissare la predisposizione del rapporto tra la fine del 1889 e il marzo 1890. Nel rispondere al senatore Francesco Brioschi, esponente autorevole del moderatismo lombardo,5) il presidente del Consiglio confuta decisamente le preoccupazioni sul peso dei radicali, osservando che:
da una statistica, Citta al Ministero dell'interno in occasione delle ultime elezioni amministrative, risulta che il partito, il quale mandò qualche radicale ai Consigli provinciali e comunali, non rappresenta in tutto il Regno né anche il tre per cento degli elettori italiani.6)
Risolto in modo inequivoco il problema cronologico, leggiamo il quadro statistico, che riguarda 66 delle 69 provincie italiane (mancano Modena, Napoli e Pavia).
L'analisi del rapporto, come di frequente accade nei documenti elaborati dagli organi burocratici (ministeriali o prefettizi), rivela, accanto alle luci (utilissimo appare il tessuto globale), le ombre (numerosi sono i casi, in cui è approssimativa o superficiale l'individuazione del colore politico). Ad esempio non ha senso racchiudere sotto un'unica etichetta i progressisti ed i moderati, i conservatori ed i clericali, se non si sottintende la congiunzione e. Del resto la distinzione è già adoperata nel testo ministeriale nei casi di reciproca contrapposizione o di contrapposizione ai radicali e ai socialisti
Secondo le indicazioni sintetiche del rapporto, il raggruppamento, che si richiama alla formula libertà nell'ordine usata da Crispi nel maggio 1888,7) ha conseguito la maggioranza in 48 consigli provinciali e nei consigli comunali di 44 provincie. In 6 assemblee provinciali e nei consessi civici di 7 provincie le maggioranze sono incolori o genericamente monarchico-costituzionali. I progressisti, da soli, predominano nei consigli comunali delle provincie di Grosseto, Lecce, Porto Maurizio e Teramo, a Livorno città e nel consiglio provinciale di Porto Maurizio mentre i moderati sono prevalenti nelle assemblee provinciali di Catania, Mantova, Massa e Milano e nei consigli comunali delle aree amministrative di Mantova, Massa, Milano e Piacenza. Gli oppositori di destra (conservatori e clericali) hanno dalla loro i
5) FAUSTO PONZI, Crispi e lo Stato di Milano, Milano, Giuffrc, 1972, pp. 131-132. Per una ricostruzione della figura e del ruolo politico di Brioschi, v. NICOLA RAPONI, ad vocem, in Dizionario biografico degli italiani voi. XIV, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1972, pp. 321-323.
Q Discorsi parlamentari di Francesco Crispi pubblicati per deliberatone della Camera dei Deputati, voi. Ili, Roma, Tipografia della Camera dei. Deputati, 1915, p. 504.
7) Ivi, p. 82.