Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <474>
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474 Vincenzo G. Pacifici .
39) MODENA: Manca.
[Comuni 45 (5). Consiglieri 915 (160).
Consiglio provinciale: 2 commercianti, 3 proprietari, 3 impiegati statali, 20 avvocati, 5 professori, 6 ingegneri, 1 altre professioni],
40) NAPOLI: Manca.
[Comuni 68 (17). Consiglieri 1.480 (560).
Consiglio provinciale: 1 addetto alle industrie, 3 commercianti, 1 impresario, 26 proprietari, 21 avvocati, 4 medici, 2 professori, 2 ingegneri].
41) NOVARA:
Consiglio provinciale: Tutti progressisti [e] moderati.
Consìgli comunali: 97 progressisti [e] moderati, 2 conservatori [e] clericali, meno di 1 radicali e socialisti.
Comuni 437 (7). Consiglieri 6.840 (190).
Consiglio provinciale: 1 addetto alle industrie, 20 proprietari, 1 impiegato statale, 28 avvocati, 3 medici, 1 professore, 5 ingegneri, 1 agronomo.
42) PADOVA:
Consiglio provinciale: 11 conservatori e clericali, 29 moderati e progressisti. Consigli comunali: Manca.
Comuni 103 (3). Consiglieri 1.805 (120).
Consiglio provinciale: 2 fattori, 1 commerciante, 11 proprietari, 1 impiegato negli enti locali, 1 impiegato privato, 13 avvocati, 1 medico, 7 professori, 3 ingegneri.
Rapporto prefettizio: Nel rapporto del 31 gennaio 1890 il prefetto Saladino Saladini segnala che il partito conservatore , nella tema di vedersi sfuggire il potere amministrativo locale per tanti anni mantenuto esclusivamente in sue mani, accolse con diffidenze e aspre censure la riforma elettorale. Le elezioni continua poi Saladini procedettero nel massimo ordine, e mercé l'operosità delle associazioni liberali, anche il nuovo elemento di elettori, potè ottenere, in gran parte dei comu­ni, una rappresentanza abbastanza adeguata alla propria forza. Nella maggioranza però dei comuni è mestieri riconoscere che l'elemento moderato ebbe la prevalen­za, come era da aspettarsi, avendo esso troppo solide radici in questa provincia, per poter essere in breve tempo soverchiato. Ad ogni modo, però, date le precedenti condizioni dei partiti, devono giudicarsi molto soddisfacenti i risultati ottenuti; giacché, mentre prima nella maggior parte dei comuni, i consigli erano totalmente composti di moderati, ora invece in qualche comune i progressisti sono prevalenti, e quasi dapertutto hanno una rappresentanza tale, che permette loro di esercitare un efficace controllo e qualche volta un'energica opposizione al partito moderato. Ed il cambiamento nella situazione dei partiti fu specialmente rilevante in alcuni capoluoghi di distretto ed in quello della provincia. Infatti in Este e Piove il partito clericale ed in Monsclice e Cittadella il moderato, prima dominanti, furono vinti e sostituiti dal partito progressista; ed in Padova la maggioranza del moderato, che era in pria eccessiva, si ridusse tanto esigua, da trovarsi impotente a costituire una duratura amministrazione.