Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno
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1997
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pagina
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477
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Crispi e le elezioni amministrative del 1889
che le allontana naturalmente dalle esagerazioni proprie di partiti estremi. Compie quindi una interessante ed intelligente rassegna dei tre soli veramente organizzati come tali, a partire da quello progressista democratico, che accoglie nel suo seno tutte le varie gradazioni del partito progressista democratico, da colloro [xrìrlj che accettano lealmente e senza riserve le attuali istituzioni, pur desiderandole accompagnate dalle riforme anche più radicali [...], fino a quelli che pur professando principi repubblicani e socialisti, conscii della loro debolezza ed impotenza quando volessero tenersi distinti, finiscono col rimanere assorbiti e presi nel partito progressista, col quale nelle elezioni politiche ed amministrative (contenti di far passare qualche nome di colloro sic che notoriamente professano i loro principi) fanno causa comune. Vincitore questo partito progressista-democratico nelle ultime generali elezioni amnùnistrative, lasciando a grande distanza gli avversari, si addimostrasi ossequiente alle istituzioni, se non rifiutasi a nessuna di quelle affermazioni politiche, che in date circostanze costituiscono un dovere patriottico in armonia col diritto plebiscitario, lascia intravedere però sin qui ben poca di quell'energia, di quella prontezza di risoluzioni, di quel tatto amministrativo, che la posizione del partito e le speranze suscitate dal suo avvenimento al potere richiederebbero. E sperabile che, sospinti dalla forza delle cose, aiutati dall'esperienza che gli uomini di questo partito man mano vanno facendo, ed incalzati dalla pubblica opinione, finiscano col rispondere degnamente alla fiducia del corpo elettorale, lasciando della loro amministrazione nella Provincia o nel Comune memorie durevoli e lodate. Sul partito moderato scrive che: raccoglie in un intento comune tutti coloro che intendono mantenere le istituzioni con tendenze conservatrici. In questo partito è notevole che esista una certa tal quale separazione della parte giovane dai vecchi e ciò specialmente perché questi ultimi, dove predomina l'elemento aristocratico, non rifuggono da accordi coi clericali, accordi che i giovani subiscono a malincuore. La separazione di questi elementi in seno allo stesso partito è provata anche dal fatto della coesistenza di due distinte associazioni. La parte più giovane del partito moderato avrebbe molti punti, di contatto coi progressisti e dalla fusione di essi cogli elementi più temperati dei progressisti potrebbe trame grandissimo vantaggio il paese ed una più precisa delineazione dei partiti, se a ciò non si opponessero più che i principi le personali invincibili antipatie che qui più che altrove sono fortemente sentite, ed una intransigenza così accentuata da rendere di quasi impossibile riuscita qualunque tentativo in proposito.
A proposito del partito clericale avverte che: senza avere una vera e propria organizzazione palese, conta tuttavia una forza non indifferente e pel numero e per la disciplina e fedeltà delle quali dà prova in date circostanze. Di fronte agli altri partiti e con una lista politica od amministrativa esclusivamente propria, non credo assolutamente possa sperare in una vittoria, il che invece può facilmente avvenire dato il connubio col partito moderato, come può dedursi dalle ultime elezioni politiche. Devesi però ritenere che d'allora in poi, come per gli altri partiti, anche pel partito clericale le condizioni siano alquanto mutate, oggi specialmente che il partito progressista ha la supremazia ed il potere e in molti comuni della provincia e nella città capoluogo. All'infuori dei periodi elettorali non si agita, né intriga, limitandosi solo a qualche protesta di circostanza, seguendo più l'esempio del di fuori, anziché la propria iniziativa e dedicandosi [...] più particolarmente a rinvigorire o creare quelle istituzioni che possono mantenere od accrescere l'influenza che esso partito esercite su queste popolazioni.
Dopo avere con tanta abbondanza esaminato le caratteristiche del mondo politico locale, giungendo ad individuare strategie e a disegnare linee comportamentali, Gattelli non si cura di individuare il colore delle diverse maggioranze espresse dalla