Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <484>
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484 Vincenzo G. Pacifici
Desta senza dubbio interesse la presenza di consiglieri, indicati nella categoria del culto: erano, in cifre assolute, 1.442, di cui solo 130 eletti nei comuni con sindaco nominato dal consiglio comunale. Costituivano il 4,93 del totale dei rappresentanti civici in Campania, il 3,62 nella Basili­cata, il 2,90 in Sicilia, il 2,85 in Puglia e il 2,56 in Calabria. Assoluta­mente marginale era, invece, la loro presenza in tutte le altre regioni. Nelle zone di profondo radicamento dei cattolici impegnati erano 68 e 21 rispet­tivamente nelle provincie di Bergamo e Brescia, 4, 1, 9, 13 e 5 in quelle di Padova, Treviso, Udine, Verona e Vicenza.31)
Per quanto riguarda, poi, la consultazione provinciale, le punte massi­me e minime di frequenza furono confermate a Caltanissetta (78,05) e a Belluno (41,04).32)
I 3.030 consiglieri eletti33) erano così distribuiti per condizione o pro­fessione:
Impegnati ne ir agricoltura (9)
Addetti alle industrie ed operai in genere (30)
Commercianti, banchieri ed agenti di cambio, albergatori (50)
Proprietari (1.049)
Pensionati (15)
Impiegati pubblici e privati (84)
Avvocati o laureati in legge (1.188)
Altri professionisti (medici, farmacisti, professori, ingegneri o architetti, agronomi o geometri) (592)
Pittori e scultori (2)
Altre professioni (2)
Sensp determinatone (9)
0,30
0,99
1,65
34,62
0,50
2,77
39,21
19,54
0,07
0,07
0,30*)
Francesco Càspi, nel respingere il 2 dicembre 1889, cioè, ad alcuni giorni di distanza dalla consultazione amministrativa, le preoccupazioni del deputato moderato Bruno Chimirri sull'ingresso della politica nelle assem-
31> Statistica politica e amministrativa, pp. 128-143. L'art 29 della legge comunale e pro­vinciale escludeva dall'elettorato passivo gli ecclesiastici e ministri di culto con giurisdizione o cura di anime, i loro sostituti fissi ed i membri dei capitoli e delle collegiate.
) Ivi, pp. 144-146.
*3) In rapporto agli aventi diritto erano lo 0,08 e agli abitanti del Regno lo 0,01.
M) Jtn pp. 147-149.