Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <536>
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Carlo M. Fiorentino
L'entusiasmo di Vincenzo per il nuovo papa, però, non si doveva sol­tanto a ragioni di carattere personale, ma anche alle aspettative e alla sim­patia che la figura di Pio IX suscitava nella maggior parte della popolazione dello Stato pontificio. Scriveva Vincenzo il 29 giugno 1846:
Non so quali nuove si possano spargere nel Regno di Napoli sulla elezione del nuovo Pontefice, e sull'effetto che questa elezione ha prodotto ne' popoli, ti posso però accertare che questa elezione è stata piacevole a Roma, e piacevolissima nelle provincie, e particolarmente nelle Legazioni [...] è un Principe così gentile ed affettuoso che tutu quelli che ci parlano ne restano incantati,24)
E ancora il 18 luglio 1846 egli doveva affermare:
[...] l'affezione al Papa è un vero delirio, che se qualcuno ne ardisse dir male in un luogo pubblico sarebbe fatto in pezzi dal popolo.25)
Tuttavia l'eccessivo calore della folla verso il nuovo pontefice creava delle diffidenze nel prudentissimo Vincenzo, che riteneva questo entusia­smo un poco troppo, ed esso stesso [Pio IX] amerebbe che fosse più mo­derato.26) Infatti a turbare il clima di entusiasmo intorno a Pio EX soprag­giunsero i primi disordini, soprattutto nelle Legazioni e a Bologna in partico­lare, causati dai liberali più decisi, che intendevano accendere gli animi, al fine di spingere lo stesso Pio IX sulla via di radicali riforme dell'assetto statuale.27)
Ma questi timori, che colpivano particolarmente quanti, come il vec­chio Pianciani, intuivano imprevedibili rivolgimenti politici e sociali, erano ricompensati dall'affetto sincero che lo stesso pontefice mostrava per Vin­cenzo e per Luigi28)
Certamente, può destare qualche meraviglia riconsiderare il legame personale tra Pio DC e la famiglia Pianciani e in particolare l'affetto del papa per il primogenito di Vincenzo alla luce di quanto avverrà negli anni succes­sivi, quando proprio in Roma Pio IX e Luigi, l'uno segregatosi in Vaticano, l'altro dall'alto del Campidoglio in qualità di sindaco nel 1872-1873 (nonché di alto esponente della massoneria) si troveranno in antagonismo ideologico
)tó,p. 1171.
25) 7w, p. 1181.
?) Lettera del 17 agosto 1846, ivi, pp. 1198-1199.
*) Lettera del 27 luglio e del 5 settembre 1846, ivi, pp. 1188 e 1208-1210.
**> Lettera del 3 dicembre 1846 e del 7 e 21 giugno 1847 ivi, pp. 1256, 1382 e 1833.