Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno <1997>   pagina <545>
immagine non disponibile

LIBRI E PERIODICI
NELLO BISCOTTI, Padre Michelangelo Manicone. Un dimenticato naturalista del Settecento, con prefazione di Grazia Francescato; Foggia, Claudio Grenzi Editore, 1996, in 8, pp. 94. S.p.
Non tragga in inganno il titolo di questo volumetto, smilzo e pur sostanzioso: Nello Biscotti, studioso di scienze agrarie connesse a problematiche ambientali, sulla scorta delle relazioni del Galanti e del Longano, analizza con acribia le linee di ten­denza e di sviluppo del pensiero scienlifico-naturalista, pur con talune ingenuità, del francescano Michelangelo Manicone autore della Fisica Appula apparsa in Napoli negli anni 1806-1807.
Ex lettore giubilato in sacra teologia, ex provinciale dei Minori Osservanti, in quest'opera non smentisce il suo gusto per i lumi sia nel descrivere il Tavoliere che il Gargano le cui popolazioni, ad economia curtense, sono per secoli vissute ai margini della storia.
Miseria ed ignoranza diffuse, ricorrenti epidemie endemiche, ossessive inva­sioni di bruchi, calamità naturali di diverso genere e natura, mancanza di strade, perniciose cesinazioni, mdiscriminato disboscamento fanno, grosso modo, da sfondo ad uno spaccato di vita provinciale che conserva la fresca e tormentata realtà di un'epoca di transizione per un nuovo ordinamento politico dalla feudale amministrazione borbonica, avvolta in un ginepraio di vincoli, di limitazioni e di disuguagjianze sociali, a quella propugnata dall'illuministica concezione del principio della sovranità della legge uguale per tutti e del diverso concetto della proprietà privata.
Né sono da trascurare, a prescindere dal contenuto già analizzato dal Biscotti, che è poi un tutt'uno con l'esposizione degli argomenti, i pregi formali di quest'opera entro cui si annidano significativi riferimenti all'autore e al suo poliedrico impegno religioso, politico, sociale e culturale su cui, per completezza informativa, è utile soffermarsi trattandosi di apporti inediti o poco noti.
A dir poco rivoluzionarie le Riflessioni chimico-fìsiche sopra il cimitero di Vico Garganfco, ove nacque nel 1745, apparse in Napoli nel numero 28 del Giornale Let­terario del 1794 e recensite dalle Effemeridi Enciclopediche dell'anno successivo, con­tro il mefitismo determinato dalla consuetudine di seppellire i morti nelle chiese. Elogiò ed aiutò un suo ex precettore e concittadino, il canonico Pietro Finis, nell'aspra, dura lotta per la costruzione di un cimitero fuori dal centro abitato sopra un delizioso amenissimo colle sul quale l'erudito e costumato giovane Francesco de Lallo di Pcscopennataro costruì un'ampia cappella in stile dorico sulla cui fac­ciata il Manicone fece probabilmente incidere, con chiara allusione al nome e co­gnome dell'amico, la seguente epigrafe; D.O.M. / Siste morta lis / Quis pietatis auc-torì f Nome operi consonai / Petrus petram Finis Jtnem / Aeterni tati sacrai / Ne tu