Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XIX
anno
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1997
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pagina
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555
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"Libri e periodici 555
cotte sinteticamente le vicende che, muovendo dall'eredità ottocentesca del cattolicesimo europeo e attraversando il pontificato di Leone XIII, portano al formarsi di una cultura politica democratico cristiana agli albori del Novecento; ne segue lo sviluppo durante il suo confronto coi sistemi totalitari e parlamentati tra le due guerre, fino a quella che, nel secondo dopoguerra, è stata definita l'Europa della Democrazia cristiana. Di più, il volume non si conclude senza additate i problemi e le aspettative democristiane nei tempi più recenti.
Come si vede, si tratta di un'opera di grande intensità, frutto di una notevole padronanza dell'argomento. Attenta alle dinamiche culturali, spirituali e sociali, ma orientata adeguatamente sui principali aspetti politici, la ricostruzione storica non si limita, tuttavia, a fornite una esauriente esposizione sintetica dello sviluppo della democrazia cristiana a scala europea; proponendo agli studiosi una prospettiva di ampio respiro, tale da comprendete fenomeni troppo spesso racchiusi negli scenari nazionali, essa si segnala per l'approccio interpretativo dell'autore, stimolante a nuovi percorsi di ricerca.
Si consideri, ad esempio, il dinamismo evidenziato nell'indagare sulle origini del movimento democratico cristiano dell'Ottocento; cronologicamente collocate già prima del 1848, tali radici sembrano svilupparsi nel'humus culturale costituito dal sedimentarsi in un solo sentimento comune della difesa della religione con quella degli interessi dei corpi sociali e della società intermedia. In questo processo di sovrapposizione di solidale convenire, il diffondersi di un pensiero democratico cristiano appare cosi sostenuto da almeno tre differenti percorsi e apporti. Verso tale prospettiva finirà per dare il proprio contributo quella posizione del cattolicesimo tradizionalista e controrivoluzionario che si dichiarava sostenitrice di una società dell'ordine, avversa all'individualismo e allo stato centralista; e tuttavia, non certo meno decisivo risultò quel confronto tra cattolicesimo e libertà costituzionali che, spesso sviluppatosi in un quadro di competizione col liberalismo all'interno di peculiari assetti nazionali, come nel caso e belga e irlandese, fu particolarmente precoce e fecondo; si trattava di esperienze storiche paradigmatiche che dovevano incidere ben al di là delle stesse elaborazioni culturali di un Lamennais o di un Gioberti. Infine, indirizzò il cammino democratico cristiano lo stesso intransigentismo cattolico, avverso alla concezione liberale della società e attento alle dinamiche associative del movimento cattolico.
Superato il crinale del volgere di secolo, gran parte del volume è dedicato all'affermarsi dei partiti democratici cristiani, descritti nei loro aspetti culturali, nei loro fondamenti dottrinari e nelle loro elaborazioni programmatiche; dopo aver osservato le trasformazioni impresse dalla prima e della seconda guerra mondiale, l'opera giunge anche ad analizzare il sorgere degli stessi partiti nei territori dell'Europa orientale.
Tra le molteplici piste di riflessione che si potrebbero evidenziare, seguendo l'equilibrata fusione operata da Durand tra gli elementi cronologici e quelli tematici che tendono particolarmente articolata la sua analisi, su tutte si impone la questione relativa alle condizioni ritenute necessarie dal cattolicesimo organizzato per inserirsi nell'agone politico contemporaneo con la possibilità di esercitare un ruolo protagonista e non marginale. Lungo la gran mole di personaggi e di avvenimenti ripercorsi nel volume di Durand, un filo delicato e tenace sembra aver scandito, e condizionato, le tappe di realizzazione dei valori democratico cristiani: la possibilità del concorso unitario dei cattolici nel costituirsi come forza politica considerevole. Le aspirazioni a tale unità, gli ostacoli costituiti dalla sua assenza, le contraddizioni sorte dal necessario superamento del suo confessionalismo, l'ampiezza di indirizzi sociali inerenti alla dialettica associativa, i successi dovuti alla sua capacità attrattiva verso il centro politico, tutto ciò ha segnato il cammino della democrazia cristiana europea lungo oltre un secolo.