Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storiografia. Secolo XIX
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1997
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Vita dell'Istituto
tradizione orale della campagna), ha tracciato una acuta e brillante indagine sulla figura del brigante di Spinetta. Il giovane, amato dalla gente, odiato dai francesi, operò dal 1803 al 1806, ma la fama è ancora oggi viva e vitale.
La seconda confetenza, svoltasi in novembre, è state tenuta da Amelia Boc-cassi ed ha riguardato più direttamente la storia di Alessandria: il Paiatium Vetus di Alessandria è il primo palazzo civico della città, sorto contemporaneamente ai fossati e alle fortificazioni, insieme al duomo, nella Platea Maìor, prima del 1170. Un secolo dopo, mentre veniva ricostruita la cattedrale più grande, il palazzo, in seguito ad un incendio, vedeva ristrutturate le carceri e la torre civica.
Sorgeva poi, per esigenze di spazio, nel 1297, un secondo palazzo di città, costituito da due case, nell'area che nel '700 occuperà l'odierno palazzo comunale. Da quel periodo il primo palazzo civico, sede del Podestà, degli Organi Giudiziari e delle carceri, sarà chiamato negli Statuti Paiatium Vetus, il secondo, sede dell'armeria e di qualche ufficio amministrativo, verrà denominato Paiatium Novum. L'archivio civico, caso singolare, resterà nei locali alla base del campanile del duomo, vicino al corpo di guardia.
Con la lenta, progressiva trasformazione degli incarichi, il Paiatium Vetus diverrà palazzo del Governatore, mentre l'amministrazione comunale si trasferirà al completo nel Paiatium Novum.
A fine '400 il Paiatium Vetus verrà completamente ristrutturato: ne conseguirà un interessante tipo di architettura di transizione, tra il gotico ed il rinascimentale, esempio inconsueto di edificio pubblico nelle nostre zone. Altri restauri avverranno tra il '600 ed il 700.
Nel periodo napoleonico il complesso edificio ospiterà la prefettura di Marengo e subirà un completo rifacimento neoclassico nel suo corpo di facciata, verso la piazza.
Dopo la restaurazione sarà ancora palazzo del governatore militare.
Nel 1856 il Comune lo permuterà con due piccoli immobili e con la piazza, che Napoleone, facendo abbattere la cattedrale, aveva militarizzato, quale piazza d'armi. Il più antico palazzo civico di Alessandria entrerà così a far parte del Demanio Milita re, tranne qualche modesta parte passata a privati.
I reperti antichi sono però ancora all'interno del complesso, con lo stemma di Alessandria in pietra il più antico della città, a riprova dell'identità primitiva del Paiatium Vetus.
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BOLZANO. Il 4 novembre 1997, alle ore 8.45 una delegazione del nostro Comitato ha deposto una corona Ai Martiri del Risorgimento presso il Monumento alla Vittoria di Bolzano, opera di Marcello Piacentini. Qui sono custodite le erme di Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, che si possono legittimamente definire gli ultimi Martiri del Risorgimento e, assieme a tutti coloro che li hanno preceduti in oltre un secolo di lotte, li si è voluti sobriamente ricordare nella Giornata dell'Unità Nazionale.
II 26 novembre 1997 il Comitato ha voluto commemorare il secondo centenario del Tricolore. Nei locali del Circolo Culturale Giovanni Gentile, pavesati di tricolore, alcuni dei quali storici , come quello della Repubblica Cispadana, il don. Achille Ragazzoni ha tenuto una rievocazione storica, partendo proprio da quel 7 gennaio 1797 a Reggio Emilia, mentre gli attori Grazia Dell'Aquila ed Alfredo Retucci hanno letto poesie risorgimentali aventi per soggetto il Tricolore, dovute