Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Risorgimento. Storiografia. Secolo XX
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1998
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Rosario Romeo
teristica più significativa dell'Italia unita e ne condizionò le forme di sviluppo economico e sociale. Woolf è bensì disposto a concedere che significherebbe distorcere i fatti ascrivere tutti i successivi problemi del paese soltanto al modo rapido ed esclusivamente politico con il quale l'Italia venne unificata, poiché l'incapacità di una classe dirigente estremamente circoscritta di attrarre entro l'orbita dei suoi valori ampi settori della popolazione rispecchiava le remore a un'azione puramente politica imposte dall'esasperante lentezza delle trasformazioni sociali. Ma ciò non gli impedisce di concludere che il permanere del dualismo fra il Nord e il Sud, la dipendenza di una larga porzione dell'industria dall'aiuto dello Stato, il crescente flusso emigratorio e il rafforzarsi del clientelismo meridionale sottolineavano le debolezze strutturali connaturate al processo di formazione dello Stato italiano unitario. La forza dell'Italia andava cercata nella capacità di recupero del suo popolo, disposto a cercare lavoro in tutto il mondo e a lavorare duramente per creare per sé e i propri figli quelle possibilità negate loro dai governanti del paese.5) A parte la retorica populista delle ultime espressioni è chiaro qui il giudizio acriticamente negativo sulla incidenza della unificazione politica nella storia sociale e civile del paese. Giudizi come questi, strettamente condizionati dalla leggerezza con cui si maneggia il concetto di alternativa rivoluzionaria, dalla incapacità di intendere la funzione non meramente repressiva svolta dallo Stato unitario, che fu anzi la massima agenzia di modernizzazione e di progresso, sono esemplari di un metodo e di un atteggiamento assai caratteristico della storiografia risorgimentale dei primi anni del dopoguerra ma che adesso, come si è detto, può esser considerato in larga misura superato. Dal mondo anglosassone ci è venuta, di recente, anche la ricostruzione che Ivan Scott ha tentato di The Rise of the Italian State:6) l'ispirazione radicale si scorge anche qui nel giudizio che l'autore dà dello Stato unitario sorto nel 1860, che gli appare, dopo tutto, a modest achievement, come inevitabile conseguenza del fatto che solo the 'art of the possible' (diplomatic action on the intemational piane) and moderate policies within Italy's turbulent domestic environment were the limited means chosen to shed the dual oppressions of unwanted foreign domination and paralytic religious tradition.7) Convinto che indipendenza nazionale e unità statale erano state raggiunte solo in parte nel 1860, e che in realtà esse furono ottenute solo nel successivo decennio, grazie agli sviluppi della situazione internazionale più che agli eventi della politica italiana, Scott dedica al periodo 1860-70 il grosso della sua ricerca, nella persuasione, poco sorprendente, che in una siffatta prospettiva i ruoli di
5) Ivi, p. 713.
<9 Meerat, Sadna Prakashan, 1980.
T) Ivi, p. 7.