Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Epistolari. Secolo XIX
anno <1998>   pagina <24>
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24 Sergio La Salvia
apprezzati del partito democratico.20) Inoltre intervengono in un arco tem­porale più ampio anche se non ugualmente illustrato, che va dal 1860 al 1865. Le prime due, del 1860, si collegano direttamente all'investitura ricevuta da Bertani con la lettera circolare ai Comitati di Soccorso a Garibaldi, nella quale Pianciani era incaricato di organizzare la spedizione per la Sicilia e si invitavano questi organismi facenti capo alla Cassa Centrale genovese di [...] secondarlo [Pianciani] con altrettanto zelo quanto ne avete insino ad ora dimostrato.21)
Con la quarta lettera si inizia il blocco più compatto che illustra l'opera piancianina per Roma, opera che in realtà nel 1863 si svolge tra mille cautele per le ragioni sopra accennate, ma che già nel 1861, attraverso il lavoro per i Comitati di Provvedimento, aveva conosciuto un notevole sviluppo e la ripresa dei contatti interni alla città. Il centro di questo carteggio, che illustra la fondamentale trafila organizzativa per promuovere la cospirazione romana, la quale fa centro tra Spoleto (Piandani) e Firenze (Dolfi),22) ha in questa fase l'obiettivo di dotare l'organizzazione democratica romana di idonei strumenti di propaganda, prima di tutto un giornale, per la cui promozione si deve organizzare una tipografia nella dttà ponti fi da, obiettivi entrambi conseguiti nell'estate del 1863. Infatti nel luglio usd il primo numero dd Roma o morte, sd pagine in ottavo e carta fina.23) Ma il risultato non pare soddisfacesse molto il nostro Pianciani, che le ultime lettere di questo fondo d mostrano ritornato all'impegno pieno per la organizzazione dd partito sul piano legale, attraverso l'opera déìl'4ssociaione Elettorale Italiana, la quale se non riusd a dare al partito democratico un'unità più
m> Al quale andrebbe dedicate una biografia, che quella di buon livello, ma critica­mente superata di G. VELEGGIA, Giuseppe Votfi e la democrazia in Firem(e negli anni 1859 e 1860, Firenze, Tipografia La Stella, 1913, lascia fuori tutto il primo decennio post-unitario, nel quale il fornaio fiorentine svolse un ruolo di tutto rilievo nel movimento democratico; e poi non si potè giovare, se non in modo assai parziale, delle carte Dolfi.
2>) Cfr. V.P. GASTALDI, op. cit., p. 455. Singolare il fatto, e forse non attribuibile solo a necessarie cautele di natura politica, che la spedizione ha indicato come obiettivo la Sicilia.
29 A. M ISASTIA (a cura di), // Comitato d'adone di Roma dal 1862 al 1867. Memorie di Filippo Spato/ora, Pisa, Nistri-Uschi, 1982, pp. XXXV1-XXXVIII, insiste sul conflitto Dolfi-Pianciani in questa tese, ma le lettere qui pubblicate se confermano l'insoddisfazione dello spoletino per il lavoro cospirativo del comitato romano, mostrano anche una certa com­prensione per le difficoltà operative di quei patrioti. Diversa invece sì presentano le relazioni tra i due dopo la metà del 1864. Ivi, passim, si può desumere l'identità dei nomi di guerra citati nelle Lettere di Pianciani
a) Su questo giornale, dì cui possiamo avere la raccolta quasi completa nei numeri conservati presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma e la Domus Mam­mana di Pisa, mi riservo di parlare più diffusamente in altra sede. Il primo numero usd comunque nel luglio 1863, l'ultimo (37), nell'aprile del 1865. La lettera del 20 agosto 1863, cfr. infra, là dove parla di affari, si riferisce ai problemi economici relativi alla gestione della tipografia.