Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Epistolari. Secolo XIX
anno <1998>   pagina <29>
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L. Pianeiani: contributo all'epistolario
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Vorrei pure scrivervi sopra altro soggetto che mi sembra da non trascurarsi, ma è curioso che non avendo qui niente da fare, i tempo mi manca sempre. Una cordiale stretta di mano agli ammici e crediatemi fraternamente
Vostro
Ho scritto a Mosto che non mi ha mai riscontrato. Vorrei il regolamento della Società dei Carabinieri Genovesi
VI
Spoleto, 15 giugno 1861 Amico carissimo,
Senza altro invito potete spedire il mandato33) definitivo per Narni ai sigg. Fi­lippo Vulsi e dr. Giuseppe Bonanni. Essi, dopo avere bene spiegato a lungo di che si tratta, accettano, ma credo opportuno mandarvi la lettera che mi hanno risposto per provarvi quanto timidamente. Si troverebbero forse persone più determinate, ma senza reputazione, mentre questi due hanno stima meritata di onesti, intelli­genti, e influenza grandissima. Per tutto ciò crederei ben fatto nominarli, malgrado le restrizioni.
Mi scrive il Comitato di Perugia che avete incaricato Gattai per la organizza­zione di nuovi comitati in questi paesi. Va benissimo, ma in tal caso scrivete a me di non occuparmene più oltre, giacché in due, anziché coadiuvarsi alla organizza­zione, si creano imbarazzi scambievolmente.3
Quanto mi avete diretto in proposito di vari comitati nelle Marche, deve sempre più convincervi della necessità di centri secondari.
Non conosco nessuno dei nomi indicati, ciò che mi fa temere che siano scelti forse eccellenti patriotti, ma i più almeno senza influenza nei paesi, e in tal caso cosa volete che facciano? non vi rispondono per vergogna di non poter conchiude­te nulla. Sto cercando persona avente relazioni in quei paesi per avere le informa­zioni immediate; ma osservate che i luoghi indicatimi sono, i più almeno, borgate e villaggi.
Credetemi intanto pienamente
Vostro
VII
Spoleto, 23 giugno 1861 Amico carissimo,
Ho inviato e accompagnato a Narni le due lettere e i due mandati. Vi ripeto,
53> Il mandato o lettera di mandato era inviata a chi, accettato l'invito, era incari­cato di fondare un Comitato.
M) Non fu il solo caso in cui Bellazzi moltiplica i mandati a personalità diverse, creando a volte pericolose confusioni