Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Epistolari. Secolo XIX
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1998
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36 Sergio ha Salvia .
Non avendo mai avuto rapporti diretti col Comitato di Todi ho scritto a quello di Perugia tanto per ciò che si riferisce al ritiro delle carte quanto per la formazione di un nuovo comitato. In seguito delle risposte vedrò se possa essere utile farvi direttamente delle prattiche; essendo quello un comitato di mandamento mi piacerebbe anche meglio fosse formato principalmente per l'opera del suo di circondario, che è Perugia.
Accuso ricevimento della copia della risposta fetta al Bruschi e la nota dei comitati che mi avete rimessa. Spero non sarete dispiacenti se mi permetto avvertire essere necessario abbiate voi stesso una statistica più esatta dei comitati distinti in Provincie, circondari e mandamenti. Vi sarà così più facile di procedere alla sistemazione delle direzioni, delle quali credo sentiate evidentemente la necessità, e regolare l'invio delle corrispondenze colle medesime.
Sarebbe certamente utile la lettera di Garibaldi, della quale scrivete. Ogni qual volta egli mostri interessarsi alla associazione questa avanza di un passo, retrocede quando sembri che se ne sia dimenticato.
Ritengo spedita la circolare relativa al mio incarico, ma non avendo ancora ricevuto sentore di ciò dai comitati, vi prego indicarmi quelli ai quali l'abbiate diretta.
Credo che nello Statuto invece di lasciare al giudizio dei comitati succursali il quando diriggersi (sic) al Comitato Centrale e quando alla direzioni e agli altri, sarebbe meglio precisare i vari casi, e concentrare parzialmente il più possibile; l'associazione ha bisogno di vita e non credo riescirete a dame se non che moltiplicandone i centri.
Sono in possesso delle venti lettere di invito che mi avete mandate.
Salute e perseveranza
XVIH
Spoleto, 21 agosto 1861
All'onorevole Comitato Centrale di Provvedimento Genova
Si riporta nel vostro n 4703 del 21 condente]
H Cavalletti e il Lucchetti mi avevano già scritto mandandomi copia della loro dimissione, ed io avevo loro risposto. Ho scritto oggi nuovamente secondo le vostre istruzioni, partecipando come la loro dimissione fosse stata accettata; di ciò ho prevenuto il Comitato di Perugia.
Sono ancora tre in quel comitato, come avrete potuto osservare: Ugolini, Calandri e Valentini, per numero sufficienti, ma privi però della influenza, che però non poteva venir data loro né dal Cavalletti, né dal Lucchetti.
In realtà pertanto quel comitato si trova nelle identiche condizioni di prima. Ma i pettegolezzi avvenuti, la scissione, le mormorazioni rendono certamente anche più di prima necessario di migliorarne le condizioni.
Ugolini, come vi ho sempre detto, è molto attivo, mi sembra ardito, non manca certo d'intelligenza, ma è molto giovane, non sufficientemente conosciuto né per posizione personale, né per servizi resi, ha nemici e carattere, io credo, poco atto ad evitarli. Penso che siavi molta esagerazione nelle insinuazioni del Bruschi a suo carico, ma qualche cosa di veto, sul che poi la calunnia si basa a trasformare in