Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Epistolari. Secolo XIX
anno <1998>   pagina <55>
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JL Ptanciani: contributo all'epistolario
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conto, non certo perché possa sospettare neppure in sogno di sua delicatezza, ma perché ciò è regolare. Ti dirò anzi che quel giovane, nel desiderio di fare buona figura, so avere speso più di quanto ha detto. In questo inverno ha consumate del suo un migliaio circa di lire, e in ciò mi sono creduto in dovere di fargli una qualche amichevole rimostranza, giacché ha moglie e figli, ed il suo patrimonio non gli permette spendere oltre il necessario.
Per ciò che si riferisce alla diversità dei rapporti, ti spiego subito come ciò avvenga. Gli altri si contentano di speranze, ed io per credere dimando dei fatti, e più questi tardano, peggio dico vanno gli affari.
A dirti il vero non so di quale utilità sia il trovarmi in queste parti. Probabil­mente prima della fine del mese sarò in Toscana, volendo condurre mia moglie a passare le acque a Montecatini e poi ai bagni di mare, e in tal caso verrò certa­mente a vederti.
Ho ricevuto ieri il vaglia postale di lire 200, e ho già mandato il denaro.
Avrai osservato come il Comitato Nazionale Romano abbia dichiarato Pietro Monti impunitario: come va questa faccenda? Se è una calunnia egli deve lavarsene a qualunque costo, fosse pure di essere carcerato di nuovo, di dovere emigrare.
Mia moglie ti ringrazia di ricordarti di Lei, ed io ti prego a volermi sempre bene, credendomi di cuore
Tuo
XDC
Spoleto, 19 giugno 1863 Amico carissimo,
Ho ricevuto la tua del 16. Mi si assicura esserti stato accusato ricevimento. Secondo il primo conto per aprile e maggio avrebbe importato l'avere Lire 450. A queste devono aggiungersi lire 40 (20 per ciascun mese) per aumenti o salari sicché a tutto maggio resterebbe il suo credito, in questo conto, di lire 90.
Nella settimana prossima calcolo di avere il piacere di stringerti la mano. Devo condurre mia moglie a passare le acque a Monte Catino (JXP), e verrò prima a Firenze.
Saluta intanto per me gli amici, e credimi sempre
XX
Livorno, 1 agosto (18)63 A[mico] e [arissimo],
La persona che disse avere il P. di S. mandato un dispaccio al Ministero, che rispose per telegrafo a quello di costà, è il Tornei. Egli fece questo discorso col colonnello Caucci,8 persona superiore a qualunque eccezione e che me ne ha
83 Filippo Caucci Molara, già agli ordini di Pianciani in occasione della spedizione nello stato romano del 1860.