Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Epistolari. Secolo XIX
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1998
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L. Pianciani: contributo all'epistolario
xxn
Livorno, 6 agosto 1863 A[mico] e [axissimo],
Ricevo lettera da Bruno che mi domanda due associazioni per il giornale Roma o Morte, credendo forse che possa spedirsi da Roma direttamente. Insino a che però il servizio non sia meglio organizzato panni meglio serva tu i due abbonamenti Eccone gli indirizzi:
Andrea Giannelli, Riviera Genovese, S. Terenzo al mare.
Concetto Bocaccini, Genova.
Prendi per questi due, tre mesi di abbonamento ciascuno, saranno 9 lire, ed un abbonamento di 6 [mesi] per me, in tutto lire 18, che ti pagherò al mio primo arrivo in Firenze, credo il 15 condente].
Non capisco però come i giornali parlino di 2 o 3 numero, ed io non lo abbia ancora veduto, ciò che mi prova che a te non è giunto ancora.
Voglimi bene e credimi sempre fraternamente
Tuo
xxni
Livorno, 20 agosto [18]63 Amico carissimo,
Fui a Firenze sabato e venni da te, ma tu non c'eri. Ho ricevuto ieri i giornali e la tua lettera, delle quali cose ti ringrazio.
Relativamente all'amico, volevo appunto parlartene. Egli, io credo, si è fidato troppo di M., che credo sicuro sinceramente, ma non a contrasto dei suoi interessi.
C mi propone due mezzi; un subaffitto di una parte di certi possessi ed un negoziato di generi coloniali ed altri
Per la prima parte posso aiutarlo, e gli ho già scritto in proposito, ma conviene sapere le condizioni del contratto. Tu devi conoscere che l'affare in totale, a mio giudizio, è cattivo, sicché ho ragione di temere che i nostri amici, che vi sono caduti, cerchino di salvarsi facendone sostenere la perdita in parte, e forse in tutto, a chi prendesse una porzione dei beni.
Per l'altro mezzo, tu potresti aiutare assai meglio di me, facendo aprire un credito presso negozianti di Livorno o di Firenze. Non ti nascondo però che questo secondo mezzo mi piacerebbe meno del primo. Se C[ar/o] M[assimo], invece d'imbarazzarsi con M. avesse trattato l'affare con me esclusivamente, è quasi certo che egli sì troverebbe oggi titolare dell'intero affìtto, fatto a condizioni assai migliori, avrebbe cioè modo di vivere bene ed aiutare, invece di essere aiutato. Egli, sono certissimo, ha creduto di tare per il meglio, ma ha sbagliato in tutto.
Conservami la tua amicizia, abbiti i ringraziamenti e saluti di mia moglie, e credimi sempre
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