Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Epistolari. Secolo XIX
anno <1998>   pagina <60>
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60 Serpo ha Salvia
xxvm
Firenze, 17 luglio 1865 Amico carissimo, *
Quale sia stata la impressione prodotta nell'animo di tutti i nostri compagni alla lettura della tua lettera nella riunione di ieri, non ho bisogno di dirti. Tu sai qual sia l'amicizia che ci lega, come il tuo nome, per la quasi totalità almeno, rappresenti la nostra bandiera, e perciò avremmo voluto che tu continuassi a far parte della Commissione dirigente. H nostro dolore per la determinazione che hai preso è stato vivissimo, ma cosa fare quando tu dichiari essere irrevocabile? Sotto­mettersi come a una delle tante sventure che s'incontrano nella via della vita.
L'Associazione mi ha incaricato esprimerti a suo nome tai sentimenti. Nel mio particolare aggiungerò che è assai diffìcile possa assolutamente perdonarti di avermi abbandonato nel momento appunto nel quale la tua assistenza poteva pormi in grado di rendere qualche servigio al nostro paese. Se desideri che non ti voglia troppo male per questo, permetti almeno che io possa sempre calcolare sulle tue avvertenze quando temessi sbagliassi; sui tuoi consigli, che sempre mi saranno utilissimi; sul tuo sostegno, procedendo d'accordo in servizio di quei principio che ci è certamente caro egualmente. Tutto ciò dimando non solo come presidente ad un associato, ma come amico ad amico, o, meglio ancora, da fratello a fratello.
Credimi sempre
Tuo93)
93> Su carta intestata della Assodatone Elettorale Ita/tana. Lst sottostante scrittaj forse Sezione Settima, come nella lettera del 9 giugno 1864, e stata coperta con inchiostro nero.