Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Marche. Storia militare. Secolo XIX
anno
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1998
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pagina
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73
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Libri e periodici 73
GIANNI MARONGIU, Storia del fisco in Italia. Voi. I: La politica fiscale della Destra storica (1861-1876) (Biblioteca Studio, 5); Torino, Einaudi, 1995, in 8, pp. XVI-428. L. 38.000.
GIANNI MARONGIU, Storia del fisco in Italia. Voi. II: La politica fiscale della Sinistra storica (1876-1896) (Biblioteca Studio, 28); Torino, Einaudi, 1996, in 8, pp. XII-574. L. 42.000.
Il panorama storiografico degli ultimi anni mostra una decisa accentuazione degli studi di storia locale, il che è un fatto decisamente positivo perché foriero di future nuove sintesi solidamente basate; al momento, tuttavia, non si può che rimarcare una stasi per i lavori di ampio respiro o legati all'uso combinato di più strumenti di ricerca. Da questo sostanziale grigiore si distaccano come rarae aves i due volumi dedicati da Gianni Marongiu alla storia del fisco in Italia nei periodi della Destra e della Sinistra. Molti sono i meriti che vanno attribuiti alla ricostruzione operata dall'A., e mi si consenta di iniziare da quelli che sono ritenuti minori, ovverosia l'attualità del tema e la fruibilità della narrazione, per poi soffermarmi su quelli di maggior peso, legati al contenuto storico.
Appare indiscutibile l'attualità del tema, visto che siamo oggetto, come cittadini, di un processo senza precedenti di ammodernamento del sistema di tassazione: se è utile, secondo uno sguardo comparativo, esaminare gli esempi offerti da altri paesi su questo tema, non meno prezioso è aver presente i precedenti lontani e vicini di tale processo, a partire dalla formazione del Regno d'Italia: si potranno cogliere in tutta la loro importanza tanto la sostanziale continuità del processo legislativo in materia fiscale (salti qualitativi si avranno solo in anni recenti), quanto la stretta interrelazione tra situazione politica e determinazioni in materia tributaria.
Su questa interrelazione si muove il lavoro di Marongiu: assegnato il giusto primato alla realtà politica, fa discendere da essa la visione finanziaria, esaminando infine la valenza tecnica dei provvedimenti e il loro impatto sociale. Vogliamo sottolineare questo aspetto dell'impostazione del lavoro, non solo per tributare uno scontato elogio alla ampia e solida preparazione dell'A., ben noto per i suoi precedenti studi in campo economico e tributario, ma soprattutto per la felice fusione che egli compie tra visione politica ed aspetti economici, trasgredendo in modo deciso a quella deteriore abitudine, invalsa da tempo in campo scolastico ed accademico, che vuole nettamente demarcati gli spazi per gli. ambiti politici ed economici. Se si aggiunge a quanto detto che un terzo ambito, la politica internazionale, ha un suo campo ben distinto, si comprenderà bene quanto sia diffìcile trovare in lavori storici una sintesi che tenga conto di elementi che, specie nella realtà attuale, non possono che essere correlati fra loro, mostrando chiaramente l'artificiosità di tali rigide suddivisioni
Lo stile di narrazione è accessibile a tutti, addetti e non addetti ai lavori: scientificità e comunicazione sono bene connessi, sfatando il luogo comune che vuole tendenzialmente pesanti i lavori inerenti temi economici. I termini tecnici di più difficile comprensione sono usati con parsimonia, e comunque chiariti anche al lettore meno provveduto nella materia: l'A. vuole farsi leggere non solo dagli specialisti di economia tributaria e potrei dire che riesce compiutamente nel suo obiettivo, avendo avuto anche modo di sentire i giudizi espressi dai miei studenti dell'Ateneo perugino ai quali ho sottoposto i due volumi. È bene precisare, co munque, che non si tratta di testi divulgativi, nell'accezione riduttiva che sovente si