Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia politica. Secolo XIX
anno
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1998
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pagina
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503
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La legge per Roma del 1881 503
di Rudinì venne soddisfatto dall'abile trattativa del Sella, colTinserzione di un artìcolo di legge, il quinto, che prevedeva una relazione annuale sull'andamento delle opere edilizie della capitale all'interno del bilancio annuale dello Stato. **).
Naturalmente, in questa sede non è possibile indulgere oltre nel seguire tutto il dibattito parlamentare che accompagnò la legge;67) si può rilevare, in definitiva, che sciolti i nodi parlamentari relativi all'approvazione della legge per il concorso dello Stato nella mediazione tra rappresentanza politica e degli interessi, apparivano in generale accontentate le diversi parti che avevano partecipato all'iniziativa per dare a Roma un nuovo equilibrio politico economico e sociale, col gestire il flusso migratorio in relazione allo sviluppo edilizio della città, supremo interesse del municipio.68)
Del resto la contrapposizione romani-antiromani e le polemiche sull'accentramento,69) offrirono lo spunto al Sella per esporre nel suo lungo intervento un disegno ampio, quasi un piano di chiamata a raccolta del campo liberale,70) nel quale seppe esaltare il valore simbolico e politico della sua creatura, l'Accademia dei Lincei.71)
La compromissoria vittoria del ministero, in cui Depretis si preparava a succedere al presidente del Consiglio, e la ricompensata sconfitta di alcuni suoi avversari, venivano a realizzarsi in un panorama politico in grande evoluzione, assai mutato rispetto a tre anni prima, quando il percorso per il concorso dello Stato nelle opere edilizie della capitale si era
*Q Sul concorso dello Stato cit, p. 77.
673 Rimandiamo al saggio di FIORELLA BARTOCCINI, Capitale e Paese: la prima legge speciale per Roma nella discussione parlamentare del 1881, in I/Italia contemporanea. Studi in onore di Paolo Alatri, II, Napoli, Esi, 1994, pp. 77-96.
*9 Così il Sella nella sua Retatone della Commissione in AP, CD, Documenti, Legisl. XIV, 1 sessione (1880), n. 123-A, p. 13. Circa l'atteggiamento favorevole all'incremento della popolazione a Roma, non solo la Sinistra, ma lo stesso Sella si era espresso favorevolmente, ricordando come fosse stato considerato un segno d'accentramento l'auspicio da lui espresso perché Roma raggiungesse i 500.000 abitanti Egli difendeva l'incremento degli abitanti della capitale (con un aumento annuo di popolazione dell' 1,75), confrontandolo con quanto accadeva a Londra (4 milioni di abitanti) ed in altre città italiane (ad eccezione di Napoli e Firenze): Milano (dal 1844 al 1879) crebbe dell'I annuo e cosi pure Palermo (dal 1841 al 1876); Bologna (dal 1844 al 1879) dell'I ,5, Torino (dal 1845 al 1880) del 2.
ty Questioni ricordate nei due interventi di FIORELLA BARTOCCINI, Il Parlamento a Roma, in II Parlamento Italiano, voL IV, Nuova CEI, 1989, pp. 43-66 e ID., Le leggi speciali per Rama Capitale (18811 1883, 1890), in II Parlamento Italiano, voi. V, Nuova CEI, 1989, pp. 150-151.
7) Sul concorso dello Stato cit, p. 57 e p. 59.
7n IPÌ pp. 67-71. Come, è noto, il discorso del 14 marzo 1881 descriveva i contorni della politica culturale del Sella su Roma.