Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Roma. Iconografia. Secolo XIX
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1998
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Alessandro Cartocci
anonime a partecipazione internazionale che organizzano reti di distribuzione per esporre le opere in più città malgrado l'ingombro e il peso elevato di varie tonnellate. L'industria ha fatto il suo ingresso nell'arte. L'immagine non produce più una natura ideale ma si sostituisce alla realtà, alla pratica. Sotto la copertura del divertimento e della istruzione comincia allora a mettersi in moto un immaginario coUettivo che sarà utilizzato per propaganda, pubblicità, commercio arrivando fino alla alienazione della televisione dei nostri giorni.6)
Con il perfezionamento della tecnica fotografica si utilizzò anche il sistema delle proiezioni per riportare il disegno ingrandito sulla tela; i metodi per proiettare e fissare l'immagine direttamente sulla tela erano stati introdotti intomo agli anni '60. Nel 1863 Claudet inventò il cosiddetto metodo della fotosdagrafia con cui un ritratto fotografico poteva essere proiettato su di una superficie di tela o carta mentre l'artista era all'opera. L'immagine fotografica era assunta con questo procedimento come sostituto della realtà del paesaggio da raffigurare e su tale riproduzione esatta si esercitava il disegno dal vero dell'artista. Il passaggio fotografia-disegno-fotografia-proiezione-disegno-pittura aveva anche la funzione di smussare la meccanicità del prodotto fotografico per mezzo della sua rielaborazione artistica. Anche i pittori che non nascondevano l'impiego della fotografia come strumento di lavoro che garantiva l'esattezza dell'imitazione come metodo di documentazione, specificavano che l'uso della fotografia era strettamente preparatorio, come una sorta di memorizzazione che veniva sviluppata e elaborata. Negli opuscoli che accompagnavano i vari Panorami si aveva cura di informare il pubblico che il pittore non aveva usato strumenti meccanici7)
Proprio un opuscolo di questo genere, stampato in 16 a Milano nel 1883 a scopo pubblicitario e didattico, è stato il punto di partenza delle mie ricerche.8)
Tale opuscolo, rinvenuto presso la biblioteca di Storia moderna e contemporanea a Roma è anche presente nell'inventario della raccolta donata da Achille Bertarelli al comune di Milano.9)
Dopo questa necessaria puntualizzazione sul contesto storico artistico del periodo in cui fu dipinto il panorama della difesa di Roma del 3 giugno, ritorniamo finalmente con le idee più chiare all'autore e alla datazione del dipinto.
Ì BERNARD COMMENT, LÌ XIX siici* des Panorama!t Parigi, Ed. Adambìro, 1989, pp. 7-9.
7) SILVIA BORDINI, Storia dal Panorama, Roma, Ed. Officina, 1984, pp. 75, 78-80,114.
4) L'opuscolo è conservato nella Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, Milano, Tip. P. B. Bellini, 1883, pp. 8.
) Voi L n. 6216.