Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Roma. Iconografia. Secolo XIX
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1998
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La pretesa fotografia di Roma 1849 513
e di essere rimasto invece ammirato e commosso per il certosino lavoro di ricostruzione storica, ottenuto con coscienziosa pazienza raccogliendo da fonti sicure e ufficiali le indicazioni sulle uniformi di ciascun corpo di quella campagna, sui luoghi fortificati o barricati delle case, alcune delle quali interamente distrutte, che avevano servito di ricovero o di baluardo per assaliti e assalitori, sugli episodi più memorabili, sui gruppi di popolani che partecipavano o assistevano agli scontri.
Termina il suo articolo dichiarando che soltanto chi fu in mezzo a quei luoghi e collega di quei valorosi può apprezzare l'importanza storica del lavoro, cancellando così la penosa impressione che noi Italiani proviamo quando artisti stranieri con imperdonabile leggerezza foggiano a loro modo non sempre decoroso uomini e cose di quella memoranda campagna. Non esita quindi a nome di tutti i buoni Italiani a esprimere al Philippet la propria riconoscenza.
A Milano un altro belga come il Philippet, Maurice Le Tellier aveva finanziato la costruzione dell'edificio del Panorama, costruito per l'Esposizione Italiana del 1881 e in cui era stata esposta la tela riproducente la battaglia di Solferino, accanto ad altri divertimenti straordinari quali il circo e un pallone frenato; l'edificio aveva un diametro di 40 metri, lo scheletro in ferro e la copertura in zinco e vetro, opera degli ingegneri B. Bertelli e L. Broggi. La facciata era stata decorata dal pittore Pietro Michis con due figure allegoriche, la Scienza e l'Arte, che alludevano rispettivamente all'Ottica e alla Pittura, dalla cui fusione si produceva l'incantevole effetto dei panorami.1
Leggiamo dall'opuscolo, stampato a Milano e da me ritrovato, che la pittura della tela panoramica, in conformità allo schizzo ridotto portato da Roma, cominciò nel febbraio 1883 e fu terminata il 31 agosto dello stesso anno. È bensì vero che 9 o 10 artisti, di cui conosciamo i nomi,1 furono impiegati a dipingere questa tela gigantesca che misurava 1.800 metri quadrati e alla quale l'illusione dello spettatore ne avrebbe dato cento volte tanto!
Nel Secolo in data 7 settembre 1883 si può leggere che alcuni veterani che presero parte a quella battaglia assicuratono che il quadro era fedelissimo anche sotto l'aspetto militare e strategico. Uno di essi, il Mangiagalli, riconobbe se stesso in un gruppo ove quel dì combatteva con un troncone di spada.
I famosi undici colloidi 40x40 del Museo Centrale del Risorgimento (inv. XXXVII-124) provenienti da un acquisto di cui sappiamo pure la data (17 novembre 1914) sono dunque quelli del Panorama del Pittore di Iiegì.
*9 UEsposisonf italiana del 1881 in Milano, Milano, 1881. Catalogo. W, DAVID BRONZE, Leon Philippet, in Lts artiitts liigeois à Rome, Liège, 1996, pp. 59-64.