Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Roma. Iconografia. Secolo XIX
anno
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1998
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pagina
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520
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cui si dichiarava testimonio di vista. Fra i testimoni alcuni sono simpatizzanti per i Francesi; la loro apparente contraddittorietà e le singole vicende biografiche tra una religiosità intensamente vissuta e l'adesione a posizioni politiche avversate dalla Chiesa andrebbero scandagliate in profondità.
Nel volume si fa riferimento a un vissuto collettivo documentato dalle fonti archivistiche in esame ma secondo l'autore sarebbe auspicabile l'analisi delle posizioni politiche di uomini e gruppi. Il processo canonico serviva ad indagare sulla presenza di eventuali pubblici negatori dei miracoli. Nelle deposizioni, se ci sono delle allusioni ai negatori dei miracoli, si nota, comunque, una certa ritrosia a fornire notizie che potessero screditare altre persone.
Accanto alla narrazione si enucleano dati utili a chiarire il contesto sociale cui le vicende sono legate, che assumono un valore particolare mettendo in luce il chiaro e coerente programma cui sono sottoposte le diverse testimonianze e i processi. La lettura degli atti processuali fornisce una visione dinamica della realtà di funzionamento anche se la sola influenza del clero non può spiegare questo moto-emozione collettivo. Cattaneo prende in esame anche la reazione della Repubblica di fronte al culto delle immagini che furono trasportate in spazi intemi e considera che tra il 1796 e il 1799 le madonnelle romane furono coinvolte in una lotta con implicazioni politiche e religiose. Se nel volume di Marchetti sono presenti elenchi dettagliati degli spazi sacri: chiese, edicole, monasteri, conventi, ma anche botteghe, scuole, case private dove si trovano le immagini miracolose, è Roma stessa con le sue chiese, monasteri, edicole sacre, ad avere l'aspetto di un gigantesco spazio sacro dove le stesse edicole sacre costituivano un recupero in chiave cattolica di una tradizione architettonica e culturale della Roma pagana in un sistema visivo e spaziale diverso. D'altra parte è in funzione del radicarsi della sacralizzazione di riferimenti spazio-temporali che si costituiscono le identità individuali e comunitarie.
H sacro si territorializza e si radicalizza rinverdendo vecchi luoghi di culto. E i luoghi di culto appartengono ai fedeli che hanno un'appartenenza sociale e spaziale. Se le fonti coeve confermano la capillarità con cui le immagini mariane partecipano all'evento e provano che il fenomeno fu continuo per diversi mesi, l'autore nota che visto lo stretto legame esistente tra la popolazione e le sue madonnelle e il diffuso sentimento antifrancese che vi albergava, il rione di Trastevere fu teatro di numerosi prodigi.
H metodo adottato si arricchisce di una variante: la comparazione tra realtà diverse. Non si tratta di studiare un'unica realtà. Anche se l'arco cronologico si restringe a un periodo limitato, l'orizzonte geografico si allarga: le città prese a campione sono Ancona e Roma delineando cosi il contesto in cui avvengono i sìngoli miracoli. Ce in questo volume un ampio respiro d'indagine la cui vitalità sorge soprattutto da due suggestioni importanti: tentativo di connettere strettamente il mondo dei miracoli e le insorgenze e il desiderio di gettare lo sguardo ad altre realtà, al di fuori del modello anconetano e romano.
Uno dei nodi del volume è rappresentato dal ruolo determinante ricoperto dai miracoli nel favorire il fenomeno delle diverse insorgenze mediante una serie di sollecitazioni stimolanti nell'intento di rispondere non solo alle esigenze di sopravvivenza d'un contesto culturale ma di opposizione netta a un mondo diverso pur se contrassegnato da una sostanziale continuità egemonica delle forze sodali L'approccio comparativo ha portato alla definizione di due modelli che sono diversi tra loro e la campionatura è operata su un corpus documentario molto ampio.