Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Roma. Iconografia. Secolo XIX
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1998
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pagina
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521
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Libri e periodici 521
Per un'adeguata configurazione della realtà sociale e religiosa è augurabile che Cattaneo possa svolgere ulteriori ricerche e correlare profili di condotte religiose collettive con esperienze ritenute ad essa estranee: sola condizione per scoprire in un periodo caratterizzato da apparenti, imprevedibili condivisioni i nessi, le identificazioni quando si tratta di conciliare la fede, l'emozione, la ragione; le trame del rituale e delle condotte morali ed è altresì auspicabile che l'autore affronti il nesso miracoli-insorgenze. Se difformi e contraddittorie sono le letture del miracolo, l'uniformità di alcuni percorsi è testimoniato dall'efficacia e persuasività di una sostanziale omogeneità culturale che permette una saldatura tra reazione e religiosità e dà forme religiose alla reazione. A proposito del legame tra miracoli e insorgenza e dell'intensità di rapporti tra società civile e religiosa è da notare l'allargamento a cerchi concentrici del fenomeno dell'accadere dei miracoli H fenomeno dell'insorgenza, per la sua ampiezza e intema diversificazione, presenta grandi possibilità esplorative e fornisce un ampio ventaglio di conoscenze permettendo di entrare nei modi della vita etico-religiosa e del costume permettendo di esplorare il tessuto religioso cattolico, la diffusione di alcuni riti, cerimonie nelle loro costanti e nelle loro trasformazioni con particolare riferimento ad aspetti delle credenze, delle trame rituali e delle condotte morali.
La credenza implica il rito con la traduzione sul terreno della condotta morale, della vita e affrontare il fenomeno dell'insorgenza significa, in non rari casi, affrontare un rapporto di correlazione tra fenomeni diversi cui è sotteso un composito tessuto di microcircuitL
MARIA PIA CRITELLI
RAFFAELE COLAPIETRA, Per una rilettura sodo-antropologica dell'Abruzzo giacobino e sanfedista; Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici - La Città del Sole, 1995, in 8, pp. 169. L. 30.000.
H volume raccoglie scritti apparsi nel corso di alcuni anni in occasioni diverse, dopo essere stati discussi in vari seminari organizzati dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici La loro pubblicazione permette, così, di recuperare quella prospettiva unitaria entro la quale erano stati progettati. Pur fondandosi esclusivamente su materiale editò (in particolare sugli studi di Luigi Coppa Zuccari con le relative raccolte di documenti d'epoca) l'opera ha il merito di rileggere in maniera nuova episodi già noti del 1799 in Abruzzo.
Nell'anno della grande insorgenza sanfedista emersero, secondo l'autore, le caratteristiche essenziali di uno scontro tra due modelli socio-antropologici che si sarebbero confrontati, cambiando via via nomi ed etichette, in Abruzzo come nel resto della penisola, nel corso dell'intero Risorgimento. È difficile, tuttavia, individuare questa dimensione, poiché l'ideologia liberaldemocratica pare aver prevaricato sulla realtà anche nell'interpretazione corrente, che riduce quella fase storica ad una contrapposizione del fanatismo ai lumi, della superstizione alla ragione.
Un'altra, e meno facile, strada segue invece Colapietra, che individua nella lotta tra sanfedisti e giacobini in Abruzzo l'esplosione di profondi contrasti tra il comunitarismo pastorale appenninico, unitosi alla monarchia borbonica e alla religione tradizionale, e l'individualismo della borghesia conculcata daH'anàen regime, portatrice di un privatismo indiscriminato. Alla'componente pastorale dell'insorgenza si unirono