Rassegna storica del Risorgimento

Risorgimento. Storiografia
anno <1999>   pagina <8>
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Carlo Gbisalberti
tedeschi :he lo avrebbero successivamente ricercato anche a causa dei documenti delTARMIR che aveva contribuito a nascondere, potè rientrare a Roma per darsi alla clandestinità fino alla liberazione della città quando riprese il proprio posto fino alla smobilitazione.
Della memoria, quindi, sulle origini della seconda guerra mondiale e sull'intervento italiano nulla io e mia madre sapevamo, né, peraltro, anche negli anni successivi al 1945 mio padre ebbe mai occasione di parlarne con noi Per questo, quando potei vederla e leggerla, ne fui interessato e cercai di comprendere le ragioni per cui poteva avere avuto ordine di redigerla e quale sorte aveva avuto il testo. Dalle indicazioni che lo accompagnano, sembra essere stato finito, anche se in forma dichiaratamente provvisoria ed incompleta nel gennaio 1942, secondo quanto si evince da una sua nota del 26 di quel mese; venne lasciato, quindi, in sospeso per oltre un anno ed improvvisamente ripreso in esame in vista di una sua utilizzazione il 23 agosto 1943, evidentemente in altro clima ed in una diversa situazione, un mese circa dopo la defenestrazione di Mussolini ed alla vigilia dell'ar­mistizio.
Quali potessero essere, però, le finalità del testo e quali destinatari po­tesse avere non mi è dato sapere con certezza in quanto non sembra esservi nulla che possa rispondere a tali quesiti. Dalla lettura del documento, penso dovesse originariamente trattarsi di uno scritto informativo per l'ambiente militare, e segnatamente per gli ufficiali dotati di una certa cultura, affinché fossero in grado di conoscere la realtà politica dalla quale era nata la secon­da guerra mondiale ed in seguito ad essa la decisione del governo italiano di parteciparvi. Testo, quindi, redatto a scopo evidentemente propagandistico che avrebbe dovuto essere diffuso tra quanti dovevano a loro volta spiegare in forma più semplice le ragioni lontane e vicine del conflitto e del­l'intervento italiano. Testo, però, la cui stesura in forma meramente propa­gandistica era del tutto aliena dalla mentalità dello storico che aveva l'ordine di redigerlo, come si nota da quanto questi, a conclusione del Promemoria del 26.gennaio 1942 affermava: Data la particolare delicatezza del tema, nel quale possono interferire continuamente ragioni e motivi nuovi di valutazione, si fa presente l'opportunità che questa parte del lavoro, pur continuandosi nella raccolta dei dati e nella loro utilizzazione, venga stesa in forma definitiva solo all'ultimo, quando si abbiano a disposizione tutti gli elementi possibili.7) Affermazione poi ribadita, ancor più fortemente, nella
7) Promemoria, premesso con l'indicazione P.M.9., 26 gennaio 1942 XX a Orioni del conflitto e intervento in guerra dell'Italia cit