Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <9>
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Una memoria inedita
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nota del 23 agosto 1943, quando, invitato a consegnare il proprio lavoro, scriveva con estrema durezza: Nel consegnare questa prima stesura del capitolo sulle origini dell'attuale conflitto, il sottoscritto ritiene di insìstere nuovamente che, per una redazione definitiva, sia assolutamente necessario ottenere dall'autorità politica competente dati, notizie e indicazioni che consentano di fissare le linee della nostra azione internazionale. H materiale finora avuto a disposizione tranne che per il periodo 1915-1920 è esclusivamente di natura propagandistica e, quindi, poco atto alla compila­zione di un lavoro serio e documentato.8)
Se l'obiettivo propagandistico, però, poteva avere un senso, almeno nelle intenzioni del Comando Supremo che doveva aver commissionato all'Ufficio Storico la Memoria nella prima fase del conflitto, precedentemente al 1942, l'anno in cui le sorti della guerra si volsero a danno dell'Asse, altra doveva apparire la finalità del documento nella tragica estate del 1943 quando, consapevole ormai dell'imminente disfatta, il governo Badoglio stava cercando di trattare un armistizio con gli angloamericani vittoriosi Ed allora sorge, spontaneo, il dubbio sulla volontà delle autorità militari di utilizzare la Memoria a giustificazione del comportamento dell'Italia, portata a schierarsi con la Germania anche a motivo della scarsa lungimiranza e dell'incomprensione dimostrate verso le sue aspirazioni dalle nazioni che erano state sue alleate nella prima guerra mondiale e contro le quali era scesa in campo nella seconda. Aspirazioni che se oggi logicamente possono apparire antistoriche od assurde, in quel tempo lontano, risalente ai vent'anni tra i due conflitti, parevano condivise dalla maggioranza degli italiani.
Chiavi di lettura diverse, per scopi differenti, anzi, si può dire, opposti, che possono in qualche misura spiegare il recupero, tardivo e del tutto improduttivo sul piano delle conseguenze, fatto nel 1943 di un testo che nel 1942 era considerato incompiuto, recupero che tante perplessità suscitava nell'autore, studioso di indubbia serietà, piuttosto alieno, nonostante la disciplina militare cui era tenuto, dall'accettare incondizionatamente e senza discutere le direttive ricevute quando queste investivano il suo métier d'historien.
Quali che fossero, comunque, gli scopi del testo, che probabilmente doveva inserirsi in un lavoro più ampio, da redigere da parte di autori vari, abbracciante anche altri aspetti della storia vissuta dal paese fino alla secon­
do Nota, premessa con l'indicazione P.M.9, lì 23 agosto 1943, a firma del Ten. col Al­berto Maria Ghisalberti, a Origini del conflitto dfc