Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia sociale. Secolo XVIII
anno <1999>   pagina <24>
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24 Silvia Caviccbioli
A Milano Giovanni Battista ebbe frequentazioni con l'ambiente illumi­nato degli aristocratici che all'inizio degli anni Sessanta avevano dato vita all'accademia dei Pugni e all'esperienza del Caffè w.2 Fece camera all'in­terno dei nuovi organismi deU'amministrazione pubblica, voluti dall'inter­vento razionalizzatore dei ministri viennesi, e divenne avvocato fiscale e membro del Tribunale giudiziario di Milano. Le sue Riflessioni sopra il piano del Censimento pubblicato nello Stato di Milano nell'anno 1759 coll'aggiunta in fine d'un sistema per estinguere i debiti delle Città, Provincie, e Comunità dello Stato erano piaciute anche a Pietro Verri, in veste di consigliere del governo austriaco sulle proposte di riforma fiscale e di revisione del bilancio, il quale lo aveva invitato a stamparne una copia da mandare direttamente a Vienna.
Raggiunta un'invidiabile posizione economica, egli si sistemò infine nella contrada di Rugabella, in una casa grande che ammobiliò con gusto e riempì di libri.29)
La sorella Marianna si sposò con un avvocato molto importante di Alessandria, e vi si trasferì.30) Non fu mai felice lontano da Pallanza e nelle lettere dirette alla famiglia nominava in continuazione il lago Maggiore. D matrimonio non navigò sempre in buone acque e i due finirono per divi­dersi31) Lo testimoniano alcuni carteggi del marito, Francesco Colombano con suocero e cognato.32) Inizialmente le lettere riguardavano disquisizioni
Sui lìmiti dell'adesione degli intellettuali e dei ceti dominanti alla politica giuseppina in Lombardia nel periodo 1770-1786 si veda D. CARPANETTO - G. RICUPERATI, Ultalia del Settecento cit, pp. 293-307; C. CAPRA, Il Settecento cit, pp. 361-365.
A.C., Carte di famiglia in generale, m. 10, inventario e stima de' mobili lasciati dal fu cittadino avvocato G. B. Cadorna e inventario dei libri appartenuti a G. B. Cadorna.
Quando si recò la prima volta ad Alessandria era incinta. La casa, che era servita al solo Colombani risultò assai piccola, dovendo ospitare anche una donna di servizio e un bambino in arrivo. Ma il marito, sperando di cambiare sede al più presto, non si preoccu­pava di cercare un alloggio più spazioso. A.C., Carte di famiglia in generale, m. 12, lettera di Francesco Colombani al suocero Cario Cadorna, 16 aprile 1779.
31) A.C., Carte di famiglia in generale, m. 12, lettera di G. B. Cadorna alla madre Laura Bianchino, 12 giugno 1793. Il comportamento della sorella Marianna, separatasi dal marito sarebbe stato negli anni a venire motivo di grande imbarazzo per Giovanni Battista. Il contegno da lei tenuto a Milano, dove si era trasferita dopo la separazione, appariva agli occhi del fratello scandaloso: Continua a volere per casa una quantità di giovanotti, che non gli fanno onore, e va attorno per Milano che sembra una ballerina del teatro. Per tale motivo evitava di andare a Pallanza quando c'era la sorella e invitava caldamente la famiglia a osservare un atteggiamento di ostracismo nei suoi confronti per dimostrare all'opinione pubblica il netto rifiuto di un simile comportamento. Ibidem.
32) A.C., Carte di famiglia in generale, m. 12, lettera di Francesco Colombani al suocero Carlo Cadorna, 6 dicembre 1787.