Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia sociale. Secolo XVIII
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1999
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La famiglia Cadorna a fine Settecento 25
di diritto o consigli sull'avanzamento di carriera, perché Colombani era un uomo ambizioso;33) in seguito alla separazione i rapporti con la famiglia della moglie si interruppero.
La vita del fratello Luigi fu indubbiamente più movimentata. Da giovane, seguendo una naturale vocazione per le materie umanistiche, aveva ottenuto di poter frequentare l'università di Torino. Nel 1784, prima ancora che venisse pubblicata la sua tesi in discipline filosofiche, rivolse l'attenzione alla carriera delle armi, scelta quasi obbligata per i figli minori dell'aristocrazia34) e da sempre roccaforte della nobiltà subalpina,35) esprimendo il desiderio di un impiego come cadetto nel Corpo Reale d'Artiglieria ed Ingegneri. Il corso di filosofia sarebbe terminato nell'estate e così non avrebbe perso nissunissimo tempo.36) Finiti gli studi presso l'ateneo torinese rimasto sostanzialmente estraneo alla pedagogia dei Lumi37) , Luigi intendeva dunque avvicinarsi alle Reali scuole di artiglieria, una delle strutture intorno alle quali aveva preso corpo la riforma dell'esercito voluta da Vittorio Amedeo UT e attuata da un gruppo di aristocratici militari di antico lignaggio, illuministi e tecnocrati tra cui spiccano i nomi di Brézé, Saluzzo, Morozzo, Nicolis di Robilant, Papacino d'Antoni, Napione fautori di un razionale ammodernamento dell'apparato bellico sabaudo. Tale programma, culminato nel 1783 con la fondazione dell'Accademia delle Scienze, prevedeva l'abbandono dei vecchi
33) Cosi l'avrebbe ricordato anni dopo il nipote Battistino, secondogenito di Luigi: da e Avvocato Fiscale in Lombardia divenne poi Consigliere del Tribunale Speciale sotto Napoleone, creato per giudicare le delicate ed intricate controversie sulla vendita de' beni nazionali, nelle quali eransi Bitte molte porcherie. Il Tribunale era di tutta confidenza, per cui l'esserne membro onorava chi veniva prescelto, ma alla fine rinunciò a tale incarico probabilmente perché in urto con qualcuno. A.C., Carte di famiglia in generale, m. 9, memorie di G. B. Cadorna su alcune notìzie di famiglia avute dal padre Luigi
*)J.-P. IBATUT, Le nobiltà europee, Bologna, Il Mulino, 1982, pp. 101-103.
39 W. BARBERIS, La nobiltà militare sabauda fra corti e accademie scientifiche. Politica e cultura in Piemonte fra Sette e Ottocento, in AA.W., Les noblesses européennes au XIX siede, Milano-Roma, Università di Milano - École francaisc de Rome, 1988, pp. 561-570; P. G. ZUNINO, La mentalità militare nell'aristocrazia sabauda tra la "Restauratone e l'Unità, in AA.W., Ombre e tua della Restauratone. Trasformazioni e continuità istituzionali nei territori del Regno di Sardegna, Atti del convegno, Torino, 21-24 ottobre 1991, Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali Ufficio centrale per i beni archivistici, 1997, pp. 259-260.
*> A.C., Carte di famiglia in generale, m. 12, lettera di Francesco Colombani al cognato G. B. Cadorna, 2 gennaio 1784.
*?) G. RICUPERATI, // Settecento, in AA.W., L'Università di Torino. Profilo storico e istituzionale, a cura di F. TRANIELLO, Torino, Plurivcrso, 1993, pp. 23-26.