Rassegna storica del Risorgimento

Italia. Storia sociale. Secolo XVIII
anno <1999>   pagina <29>
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La famiglia Cadorna a fine Settecento 29
del 1787 cominciò a prestare servizio alla guarnigione di Saluzzo. I soldi che il padre gli aveva mandato a dicembre erano finiti. Gli pesava enorme­mente chiedere altri denari, ma non poteva certo fame a meno. Lo conso­lava l'idea che presto gli sarebbe riuscito di procacciarsi il pane da solo, se non nel reggimento degli Ingegneri almeno in un reggimento d'ordi­nanza.55) Egli sperava in ogni caso di guadagnare una posizione di prestigio nell'esercito. Alla fine, dopo aver atteso invano di entrare in quello che dal 1775 si chiamava Corpo Reale degli Ingegneri,5 dovette abbandonare ciò che da sempre rappresentava la sua massima aspirazione. Furono le insi­stenze del fratello e del padre a farlo desistere da quell'idea la quale oltre a essere gravosissima sarebbe [stata] di peso anche alla famiglia per la circo­stanza del danaro sborsato senza profitto, e [per] dovere insieme lavorare, e proseguire forse per molti anni a mantenerci del [suo] senza compensa a.57) La carriera delle armi forniva status ma rimaneva un onere economico.5 Gli restava la consolazione di sapere che non [era] l'essere annoverato nel Reggimento degli Ingegneri militari [a fare] un bravo ingegnere, ma sola-
largamente un figlio, trattandosi di mantenerne un altro sia divenuto il ritratto della stessa povertà; né perché la sorte mi fece nascere dopo tanti altri, credo di non poter aver più luogo entro il suo core, giacché partecipo delTegual natura, le sono egualmente figlio, come V. S. Car.ma commun padre; e se alla fine mi trovo in istato di non aver poi l'eguale diritto sulle sostanze, non è la sorte, né altri da cui derivi questo mio stato, ma puramente dalla volontà sua. [...] Non posso più ritenere in petto il dispiacere di vedermi cosi avvilito, che dopo d'avere V. S. Car.ma ad altri procurati tanti vantaggi, commodi sino al presente, e col tratto successivo, trattandosi di me, che da poco tempo solo le sono d'aggravio che mai le diedi alcun disgusto, che mai m'awanzai cercarle un soldo per divertirsi, voglia ridurmi alle strette ad un segno, che dopo di non passarmi neppur denaro sufficiente per le spese necessarie, e del vitto, e dello studio, nonché di darmi segni di tanto in tanto d'un aggradi­mento di mia buona condotta, trattandosi d'aver dovuto prendere una stanza in affitto, voglia farmi sentire dippiù i suoi rimproveri. Ibidem. Come si vedrà in seguito, la famiglia attraversava un periodo di gravissima carenza di liquidità.
59 A.C., Carte di famiglia in generale, m. 17, f. 11, lettera di Luigi Cadorna al padre Cado, 11 aprile 1787. La riforma militare attuato nel 1775 da Vittorio Amedeo HI aveva previsto la formazione di 12 battaglioni provinciali in cui entrarono anche ufficiali di origine borghese, mentre i reggimenti ordinari restarono esclusivo appannaggio della nobiltà. V. FERRONE, La Nuova Atlantide e i Lumi cit, pp. 181-182.
*Q Cfr. M. BRIGNOLI, I Cadorna alle armi: dal Piemonte sabaudo al Regno d'Italia, in AA.W., I Cadorna, Atti del Convegno-Mostra documentaria presentati a Verbairìa, 4 maggio 1991, Novara* Comitato di Novara dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, 1994, pp. 51-51.
51) A.C,, Carle di famiglia in generale m. 17, f. 10, minuta di lettera di Luigi Cadorna, s.d.
") P. MACRY, Ottocento cit, p- 203.