Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
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1999
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Silvia Cavicchio/i
pagamento di debiti creavano un cìrcolo vizioso.76) A determinare inoltre un ulteriore e gravissimo impoverimento patrimoniale furono le imposizioni straordinarie e i prestiti forzosi che la famiglia dovette sostenere durante il periodo francese, come vedremo tra breve.77)
Al di là delle difficoltà oggettive elencate sommariamente, Carlo Cadorna e Laura Bianchino si dimostrarono pessimi amministratori del loro ingente patrimonio.78) Carlo in particolare non ebbe mai vocazione a essere proprietario terriero e la sostanza immobiliare fu dallo stesso molto diminuita.7?) Laura, rimasta dall'inizio del 1796, in seguito alla morte del marito, la procuratrice unica di tutta la sostanza sia Cadorna che Bianchino, provvide a fare il resto, scemando disastrosamente le fortune della famiglia.80) Giovanni Battista Tanno successivo l'ammoniva
lasciato del debito, e non hanno pagato neanche un soldo de' frutti delli bovi). A.C., Carie di famiglia in generale, m. 12, lettera di Carlo Cadorna al figlio Giovanni Battista, 12 febbraio 1787.
76) PCJ esempio: Vedo, che non avendo venduto ancora il vino, e riscosso ancora il danaro per quello venduto a Bensperante Bossi, ha poco danaro presso di sé, non sufficiente per il mantenimento della famiglia, e per pagare, ossia unire danaro per soddisfare in qualche parte i debiti nostri verso Innocenti. A.C., Carie di famiglia in generale, m. 17, f. 10, lettera di Luigi Cadorna alla madre Laura Bianchino, 1796.
O Non sì possono inoltre dimenticare le altre spese grandiose e notorie che si erano dovute sostenere, tra cui quelle per le messe in suffragio, e le monacazioni delle sorelle per le quali non si era supplito coi redditi lasciati da Giovanni Battista Bianchino. A.C., Carte di famiglia in generale, m. 6, promemoria di Luigi Cadorna sui redditi della famiglia detratti dalla sostanza Bianchino.
78> Si comprende da una serie di riferimenti che Luigi riteneva utile disfarsi di una parte delle proprietà i cui costi di manutenzione superavano i profitti, scontrandosi però con la testardaggine paterna; altre volte aveva consigliato ai genitori una gestione più elastica dei redditi agricoli, con reinvestimenti opportuni Per esempio: Avrei dato passo all'affare del fondo di Mombcllo da vendersi al Sig. Bcrioli, ma detto Sig. Padre dopo di aver data parola al fattore del Sig. Berioli per conchiudere questo affare, sentendo che si dovea dare alla stima dei Bellorino, assolutamente non ha voluto saperne altro. A.C., Carie di famìglia in generale, m. 17, 10, lettera di Luigi Cadorna al fratello Giovanni Battista, 31 aprile 1792.
J Sezione Archivio di Stato di Verbania (d'ora in poi s. A. S. V.), Notai, Bernardino Goliardi De Alberti* di Intra, m. 44, contratto di vitalizio stipulato tra i fratelli G. B. e Luigi Cadorna e la madre Laura Bianchino, 4 maggio 1798, 11. Irridente è l'immagine di Carlo fornita dal figlio Giovanni Battista al vicerettore del collegio Borromeo di Pavia, dopo aver illustrato l'operosità dei propri ascendenti: Non saprei dargli ulteriori notizie, se non quelle dello stato dell'avo di mio Padre, che Fiscale era in Pallanza, dell'avo mio, che era Dottor di Medicina e dì mio Padre, che si esercita nell'impiego di mangiare e bevcre. A.C., Carie di famiglia in generale, m. 6, lettera di G. B. Cadorna a Giuseppe Monti.
*o Giovanni Battista, con un tono tra il rassegnato e il minatorio, annotava a tale riguardo in un promemoria: È indispensabile per il regolamento di una famiglia, che una sola