Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
anno
<
1999
>
pagina
<
35
>
La famiglia Cadorna a fine Settecento 35
V. S. dice bene che in una Casa tutto ciò che si esige deve andare nella borsa di un solo, e questo deve pagare tutto, ma se non si tiene un registro regolare di tutto quello che entra e sorte nessuno potrà mai regolare, mentre non si potrà mai sapere cosa rimane in cassa, e cosi sapere cosa si debba e si possa fare, e se non si sa preparare a tempo il danaro per fare li pagamenti degli agrarii, e le riparazioni e le spese necessarie per sostenere, e far lavorare li fondi, conviene far debiti e cattive figure e poi andare in malora, ed il sapere fare delle spese per migliorare i fondi è l'unico mezzo di star bene ed accrescere l'entrata.81)
Ma Donna Laura non amava essere contraddetta e non accettava di buon grado i consigli che i figli le davano. Solo in seguito, ormai molto avanti negli anni, con le contribuzioni forzose che rischiavano di compromettere seriamente le casse di famiglia, avrebbe deciso di fare un passo indietro.
Lauta Bianchino credeva fortemente nella successione e nella continuazione della stirpe. Sapeva bene per esperienza familiare cosa significasse il pericolo dell'estinzione.8 Cominciò dunque a fare pressioni perché i figli si accasassero. Ma la situazione patrimoniale appena descritta non rendeva
sìa la Cassa; e questa deve non solo ricevere ma pagaie. E siccome è necessario, che si abbiano danari dalla S.ra Madre, e da Cesare Besozzi [uno dei massari] per le rispettive spese da farsi, cosi ogni anno queste due casse devono poi versare gli avanzi rispettivi per pagaie li pesi di famiglia, e per dispone dell'avanzo in impieghi più vantaggiosi alla famiglia medesima. Se la Sig.ra Madre desidera di ben regolare, ed il bene della famiglia, e de' suoi figli deve spogliarsi dell'idea, che la sua cassa sìa diversa di quella della casa. E qualora non sapesse persuadersi di questo, in tal caso potrà persuadersi che non può essere né buona madre, né buona regolatrice di una famiglia ed avrà a vedere la sua famiglia ben tosto rovinata. Con il metodo qui scritto si può rimettere lo stato sconcertato della famiglia. Non volendosi eseguire, Giambattista suo figlio [...] protesta, che trovando l'anno venturo gli stessi sconcerti cagionati dalla Sig.ra Madre in quest'anno, non avrà più altra ingerenza nelle cose di famiglia alle quali dovrà pensare unicamente la S.ra Madre, provvedendosi di soggetto abile a fare li conti e dirigere in dò che non si crede essa capace. Protesta però ancora, che ciononostante Giambattista suo figlio non si dimenticherà mai del rispetto, e di voler bene alla S.ra Madre, quantunque la stessa S.ra Madre non volendo eseguire questo metodo preferisca dì continuare nell'acciecamento del proprio interesse, all'amore de' suoi figli, e quel che è peggio senza alcun suo profìtto. A.C., Carte di famiglia in generate, m. 17, f. 10, promemoria di G. B. Cadorna, 2 dicembre 1794. L'immagine del nobile attento alla contabilita è efficacemente descritta in J.-P. LABATUT, he nobiltà europee cit, p. 148.
si) A.C, Carte di famiglia in generale, m. 17, f. 10, lettera di Luigi Cadorna alla madre Laura Bianchine, 1796.
9 L'allarmante calo demografico della nobiltà aveva dato vita nella seconda metà del Settecento a un'autentica campagna a favore del matrimonio. L. GUERCI, La sposa obbediente. Donna t matrimonio netta discussione dell'Italia del Settecento, Torino, Tirrenia Stampatori, 1988, pp. 159-162,