Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <45>
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La famìglia Cadorna a fine Settecento 45
erede beneficiato dal destino a trasmettere il patrimonio a discendenti: di quel ruolo, evidentemente giustificava appieno i privilegi, ma non il fine ultimo.122) Ai suoi occhi il fratello era colui che avrebbe dovuto ammini­strare nella ferma persuasione che in una famiglia un solo deve essere chi a ciò attende colla mira dell'unanime concorso alla prosperità della fami­glia.123) Inoltre aveva avuto la
persuasione che le famiglie si sostenessero] e prosperassero] coll'unione e delle sostanze e degli animi e questi si mantenessero] concordi quando [fossero] distribuite le rispettive incombenze ed uno di questi non si lasci [asse] tradire o da sentimenti ambiziosi o da soverchio amor proprio sempre distruggitore della tranquillità e della quiete di cui vieppiù se ne sentiva] il pregio nelTavanzarsi dell'età.12
A Luigi non erano concesse deroghe dalla condizione di cadetto.125) In realtà il fratello minore, pur insofferente della posizione di inferiorità e ribellandosi al sistema gerarchico interno alla casa, mostrava di essere più consapevole dell'importanza della successione e desiderava maggiormente a differenza dell'apparente indifferenza del primogenito che il suo cognome non si estinguesse. Solamente non era disposto a sacrificarsi:
se voi non avrete rimorso nell'estinzione della famiglia, non lo avrò io tanto­meno, che non ho mancato di offrirmi a quel grado di sagrificio che io poteva senza tradire me medesimo e gli altri.12<9
La subordinazione ai doveri familiari non aveva oltrepassato i limiti del benessere personale. In quel me medesimo anteposto agli altri è com­pendiata l'adesione, o quantomeno la permeabilità di Luigi al nuovo spirito di individualismo e autoaffermazione, di cui le leggi in materia di diritto di
129 F. DIAZ, Divagazioni sulla nobiltà nel Settecento, in Rivista Storica Italiana, 1990, f. 2, p. 556.
l23) A.C., Catti di famiglia in generale, m. 17, f. 11, minuta di lettera di G. B. Cadorna al fratello Luigi, 1796.
**0 A.C., Carie di famiglia in generale, m. 17, 11, altra minuta di lettera di G. B. Ca­dorna al fratello Luigi, 1796.
5) L. GUERCI, Il Settecento cit, p. 231.
t2*) A.C., Carte di famiglia in generale, m. 17, t 11, lettera di Luigi Cadorna al fratello Giovanni Battista, 4 dicembre 1796.