Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
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1999
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pagina
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Silvia Cavicchio/i
ceti proprietari accedevano a una parte dd patrimonio familiare l69 9 avanzò legittime pretese sulle quote ereditarie da cui l'atto di vitalizio, il testamento di Giovanni Battista, e Tatto di rinuncia della madre l'avevano abilmente estromessa sacrificandola come già a suo tempo era stato sacrificato Luigi. Questi le diede alla fine dò che le spettava, ossia dò che il particolare momento storico le aveva permesso di chiedere e ottenere.167) A qud punto ogni ostacolo al suo matrimonio era stato rimosso.168!) Scrisse l'ultima richiesta di proroga all'esecutore testamentario.
La calce, a penna, firmò come Luigi Cadorna Bianchine
SILVIA CAVICCHIOLI
lfi9 A. PERULE, II diritto ereditario, in AA.W., I vinco/i familiari in Italia cit., pp. 254-255; D. VINCENZI AMATO, lui famiglia e il diritto, in AA.W., "La famiglia italiana daJf'800 a oggi, a cura di P. MELOGRANI, Roma-Bari, Laterza, 1988, pp. 629-635.
,67> A.C., Carte di famiglia in generale, m. 8, pagamento fattosi dalTaw. Maioni alla dt-tadina Marianna Cadorna, 1804.
168) Quando vi chiesi l'ultima proroga al termine prescrittomi pel mio collocamento ero sul procinto di ultimare gli affari con mia sorella colla vostra mediazione, come ben vi è noto. Sapete che dopo di ciò sono insorte delle nuove difficoltà, e che appena in Agosto si poterono spianare [...]. Benché persuaso della evidenza delle mie ragioni mi ero prefisso di non collocarmi in pendenza di una quistione che si estendeva dalla sorella alla maggior parte del mio patrimonio. Conchiusa la detta transazione, gli affari di famiglia ed i pendenti raccolti m'impedirono di recarmi a Milano. Queste sono, Cittadino Esecutore, le cause che mi spingono a chiedervi una nuova proroga al mio collocamento non minore di un anno. A.C., Carte di famiglia in generale, m. 17, f. 11, lettera di Luigi Cadorna a Valeriano Maioni, 10 ottobre 1804.