Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
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1999
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Luciano Nasto
in un conclave che si era tenuto a Venezia, diede incarico al tesoriere generale monsignor Lante, di redigere un nuovo regolamento per i bagni penali.
L'11 aprile 1806 le nuove regole venivano pubblicate,23) in 69 articoli. Scorrendoli si può notare come il Tesoriere Generale abbia affrontato il compito affidatogli, invero non facile, in modo inadeguato e anacronistico. Il Lante, certamente in accordo con le più alte autorità pontificie, sorprendentemente, scrisse la nuova normativa come se le galere si trovassero ancora ormeggiate nel porto o, quantomeno l'arsenale, ormai in completo disarmo, fosse ancora in piena attività.
Nella mattinata de* giorni festivi non si ritirerà mai la scala pria che siasi celebrata la Santa Messa, né si permetterà la discesa di alcun forzato dalla galera nello schifo24) pria del compimento della celebrazione del santo sacrificio.25) E ancora: Dopo un'ora e mezzo di notte niun forzato o schiavo potrà girare (...) e non si traghetterà alcuno da una galera all'altra.26) Agli agozzini cui era riservato il compito di controllare da vicino, incatenare e perquisire i detenuti, era proibito: rimuovere i forzati da un banco all'altro della galera, senza l'ordine scritto del comandante.27) La lettura del Regolamento, severissimo, ci fornisce comunque qualche informazione sulla vita che conducevano i condannati. Lo sferramento era permesso solo in casi eccezionali, ad esempio il ricovero nel piccolo ospedale del bagno e comunque soltanto per i condannati a tempo. Il peso dei ferri era determinato dal comportamento del detenuto.28) I forzati erano obbligati all'ascolto quotidiano della Messa, alla pratica dei sacramenti e degli esercizi di pietà che si svolgevano il sabato e la domenica.2?) Ai detenuti era proibito servire in qualità di domestici in case private.30) Il vitto era composto di pane, cotto nel forno della Darsena e da una minestra, per lo più una brodaglia di favetto , particolarmente detestata dai condannati che
) Editto di monsignor Alessandro Lante della Santità di N.S. e sua JLC/fL Tesoriere generate, pel Regolamento de' condannati alle galere e opere pubbliche, Roma, tip. Lazzarini, 11 aprile 1806.
2*) Era detto schifo il piccolo canotto che serviva per brevi spostamenti
23) Editto di Monsignor Lante cit, art 3.
ty lift, art 4.
27) Ivi, art 4.
2) Ivi, art 13.
i*) bri, art 2.
3*9 Ivi, art. 11.