Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
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1999
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78
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Luciano Nasto
secondo dimensione e forma... prescritta . 88) Le baracche, nelle quali i forzati erano ovviamente incatenati, dovevano essere tutte in linea alla medesima distanza l'una dall'altra e di altezza di poco superiore a quella di un uomo.89) La piazzetta della darsena, ormai circondata da un muro, era divisa in 4 zone corrispondenti ciascuna ad uno dei bagni penali di cui conosciamo ormai il nome. Si evitava con grande attenzione il possibile contatto tra detenuti di camerate diverse. Ogni movimento dei condannati era rigorosamente organizzato e controllato, i contatti con l'esterno erano proibiti. Per vendere i prodotti, alcuni forzati di bassa condanna, sotto strettissima sorveglianza, avevano il permesso di trattare attraverso i cancelli con i compratori.9
Per lungo tempo dunque la vita dei condannati si svolse in una sospensione del tempo che sembrava non voler tener conto dei mutamenti che avvenivano anche nello Stato pontificio. Questo bagno penale, forse per un retaggio dei fatti del settembre 1820, era il massimo luogo di castigo.
LUCIANO NASTO
APPENDICE
RISTRETTO DI PROCESSO SOMMARIO DELLA SOLLEVAZIONE AVVENUTA TRA I FORZATI LA NOTTE TRA IL 4 E IL 5 SETTEMBRE 182091)
(In neretto i condannati a morti)
Imputati reclusi nel Bagno Padrona,
Ferdinando Donati, da Jannicole, condannato a vita, età 40 anni.
Francesco Sassari, dalla Basilicata, condannato a vita per grassazione, età 21 anni
*5) Ivi, art 3 parte prima
Ivi, art 6.
* Ivi, art 18.
9') ASV, Segreteria di Stato-intemi, b. 315, rubr. 204, fase. 16.