Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <90>
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90 Libri e periodici
strumenti non fortuiti di incontri, connessioni Stassano è abile scenografo nel rap­presentate il crescendo delle sensazioni collettive e individuali, le reazioni propor­zionate agli eventi, il rapido mutare delle situazioni, secondo le spinte più o meno occasionali, o i desideri repressi di vendetta e ritorsione, mentre è assente nella per­cezione dei fenomeni strutturali, che attengono pei esempio all'opera della prima Re­staurazione, i cui anni, soprattutto dal 1802 al 1805, sono liquidati con riferimenti ai raccolti e a fenomeni atmosferici, come alluvioni e il terremoto di sant'Anna del 1805.
Riferendosi a Carrascosa e Colletta e ad altri che emigrarono dopo il 1821 ri­corda che molti si diedero a scrivere Memorie e Istorie cercando sollievo alla loro situazione, ed inorpellando i fatti per giustificarsi agli occhi di chi era lontano, o ignorava i fatti di sopra esposti, il che è un modo per Stassano di parlare di sé stesso, trattando di un personaggio (Colletta) che egli non amava per essere stato il propositore della riforma della guardia civica, nel 1808, non gradita a Stassano, per aver nel 1815 tradito Murat, che di lui si fidava, cosa di cui il generale cercò di di­scolparsi in un opuscolo del 1820.
Eppure questi scrittori hanno in comune la percezione del periodo 1799-1821 come di una fase conclusa, tipica della visione moderata, ripresa poi dalla visione li­berale e crociana del Risorgimento, proiettata sul 1848 e sulle sue conseguenze nell'ottica unitaria.
RENATA DE LORENZO
LORENZO DEL PIANO, Questione sarda e questuine meridionale (Deputazione di Storia patria per la Sardegna) (Biblioteca di storia contemporanea, 38); Manduria-Bari-Roma, Piero Lacaita Editore, 1997, in 8, pp. 521. L. 35.000.
In occasione della cessazione di Lorenzo Del Piano dall'insegnamento univer­sitario per raggiunti limiti di età, la Deputazione di Storia patria per la Sardegna, col patrocinio della Amministrazione regionale, ha disposto la pubblicazione del volume Questione sarda e questione meridionale, nel quale vengono riproposti alcuni dei saggi editi da questo autore, nel corso di una attività di ricerca durata diversi decenni e non ancora interrotta.
Assistente di Enzo Tagliacozzo quando questi insegnava alla facoltà di Magistero dell'Università di Cagliari, Lorenzo Del Piano, conseguita la abilitazione alla libera docenza in Storia contemporanea grazie anche ad alcuni lavori svolti in collabora­zione con gli amici Alberto Boscolo e Luigi Bulferetti, ha tenuto questo insegna­mento alla Facoltà di Lettere e Filosofìa della stessa Università, prima come incari­cato, quindi come professore associato, per oltre venticinque anni
Nel 1959 Del Piano, in apertura di un fortunato volume antologico, pubblicava il saggio Questione sarda e questione meridionali che dà titolo alla presente raccolta, ed è certo nell'analisi delle problematiche politiche e giuridico-economiche dell'isola, nel più. vasto ambito di quelle del meridione italiano, che trova collocazione la parte più cospicua della bibliografia dello studioso, senza trascurare i contributi qui ripro­dotti sulla rivoluzione francese in Sardegna, sulla politica del fisco nella Provincia