Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <96>
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96 Libri e periodici I
quale è stata concepita e realizzata, ad esempio, per un altro territorio di frontiera, il Keichsland Alsazia-Lorena, nel volume di uno storico tedesco, Hermann Hiery {Reichstagswahlen im Keichsland. Ein Beitrag ur Landesgeschichte von ElsaJS-Lothringen und ur Wahlgeschichte des Deutschen Reicbes 1871-1918, Dusseldorf, Droste Verlag, 1986, i cui risultati sono parzialmente riassunti in italiano in ID., Eledoni e comporta­mento elettorale in Abazia-Lorena, 1871-1914, in Regioni di frontiera nell'epoca dei nazio­nalismi Alsazia e Lorena/Trento e Trieste 1870-1914, a cura di Angelo Ara e Eberhard Kolb, Bologna, il Mulino, 1993, pp. 215-241), la cui impostazione ha forse consentito all'autore di ricostruire e rappresentare in modo più compiuto attraverso l'analisi dei processi elettorali la complessa realtà politico-nazionale di un territorio di frontiera. H volume di Melik rappresenta però un contributo importante e documentarissimo per la storia di tutta l'area sud-orientale della monarchia danubiana, degli sloveni, degli italiani d'Austria e di alcune importanti province austro-tedesche situate lungo l'estremo confine meridionale dell'area linguistica tedesca. Da questa ricerca do­vranno necessariamente partire, anche a tanti anni di distanza dalla pubblicazione dell'edizione originale del libro, coloro che vorranno riprendere in esame i problemi elettorali anche in uno solo dei sei Kronlànder studiati da Melik; ma con esso devono fare ancora i conti anche gli storici che affrontano tematiche analoghe in altre pro­vince della monarchia danubiana.
ANGELO ARA
LIVIO TOSCHI, Luigi Pianciani, sindaco di Roma (Risorgimento, idee, realtà, n.s., n. 24, Istituto per la storia del Risorgimento italiano, Comitato di Roma); Roma-Pisa, Istituti Editrici e Poligrafici Internazionali, 1996, in 8, pp. 240. S.p.
Laureato in giurisprudenza, ispettore generale alle dogane pontificie (e, in fami­glia, uno zio gesuita), ufficiale superiore nella prima guerra d'Indipendenza, deputato della Repubblica Romana, esule in Francia, Gran Bretagna, Belgio e Svizzera, tra i Cacciatori delle Alpi e, poi, a Mentana: ecco il conte Luigi Pianciani, sindaco di Roma, novembre 1872-luglio 1874, e settembre 1881-maggio 1882. Un sindaco, se­condo la legge dell'epoca, di nomina non elettiva, ma regia (cosi sino al varo della nuova normativa comunale 30 dicembre 1888, n. 5865). Deputato dal 1865 al 1890.
L'arch. Toschi si è già occupato di Pianciani: nelle riviste Storia-Architettura e Studi Romani, ma anche organizzando mostre, cataloghi, conferenze. Anzi, La Roma di Pianciani è il titolo del suo intervento pubblicato nel volume Luigi Pianciani tra ri­forme e rivoluzione, ESI, 1992, insieme a R- Ugolini, V.G. Pacifici, A. Mola, G.B. Fu-riozzi, F. Mazzonis, F. Della Peruta: volume curato da R. Ugolini al pari di Vincemmo e Luigi Pianciani e il loro tempo, Ediz. Cassa di Risparmio di Spoleto, 1988.
Prima di essere nominato sindaco, Pianciani opera sottolinea Toschi in varie commissioni municipali. Nella giunta Venturi è assessore (ottobre 1872). Si di­mette per divergenze in merito alla gestione dell'ufficio tecnico comunale. Tale pre-