Rassegna storica del Risorgimento
Italia. Storia religiosa. Secolo XX
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1999
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262 Sergio ha Salvia
papalino, la mancanza di un ceto politico che potesse avere la certezza di trovarsi in sintonia con gli interessi dinastici, e quindi nemmeno lontanamente paragonabile a quello piemontese, sarebbero già di per sé morivi sufficienti a spiegare la inarrestabile china verso l'esplosione rivoluzionaria che il movimento negli stati romani è destinato a prendere.94) Ma se questo non fosse bastato, a tutto si sovrappone la guerra, alla quale il papa era contrario, ma alla quale non si oppone in quanto responsabile del governo dello stato, ma per motivi, siano pur nobili, di ordine morale e religioso, svelando così impietosamente rincomponibile natura bipede del suo potere.95) La guerra provocò anche altre e nell'immediato più gravi conseguenze per l'accelerazione del processo rivoluzionario, perché le ragioni militari non sono sempre, né facilmente compatibili con quelle della pubblica opinione, e poi perché, nel caso, la guerra dà le armi in mano a migliaia di volontari che da un lato costituiscono il settore giovane e radicale del movimento e dall'altro i gruppi sociali meno interessati alla stabilità, artigiani operai, lavoratori saltuari delle città che tra entusiasmo patriottico e aspirazione al soldo trovano facilmente la via della milizia. Dal maggio 1848 in poi l'Italia centro settentrionale è percorsa da contingenti volontari in perenne spostamento, qualcuno dice per evitare il campo di battaglia, tuttavia costituenti l'embrione di una mobilitazione generale alla francese, che in realtà non vi fu mai neppure quando le condizioni la imponevano o le furono favorevoli. Roma come Venezia e Bologna furono allora città nelle quali la presenza di questo gruppo divenne politicamente rilevante, anche per la discussione nei circoli, che non potevano certo chiudersi a un elemento per definizione in prima fila nella battaglia nazionale. Quindi si determina una situazione contraddittoria: i circoli, avviati alla loro espansione massima in termini quantitativi, perdono terreno come organi di proposta a fronte di strutture militari quali la guardia civica e i carabinieri che, detentori delle armi, hanno un ruolo specifico da giocare nel definirsi degli equilibri politici. Questo nuovo peso della forza armata si manifesta per tre vie: la formazione di
*f) Sostanzialmente, anche se in modi meno ruvidi, mi pare che questa sia anche la convinzione di G. MARTINA 5.J., Pio IX (1846-1850) cit., che giudica con severità l'im-prcparazionc, o l'incapacità a controllate gli eventi da parte dei governanti e anche del pontefice.
95) Sull'allocuzione del 29 aprile si accese un ampio dibattito tra i contemporanei, fatto non solo di prese di posizioni autorevoli, discorsi, ecc. ma anche di propaganda di fogli volanti, di articoli di giornale ecc., e il tema che in essa assume vigore è proprio quello a cui la decisione del papa non risponde: i suoi interessi di sovrano temporale da che parte dovrebbero schierarlo?