Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <271>
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Gli ebrei e la Repubblica Romana 271
nari dei moti del *30-'31 che avevano avuto, com'è noto, un carattere demo­cratico e laico,9)
Il neoguelfismo che aveva costituito il movimento politico egemone sino al '48, invece, aveva significato soltanto per alcuni ebrei, come Salva­tore Anau, motivo di attrazione.10) Ciò a causa del carattere fondamental­mente confessionale-cattolico di questo movimento mitigato dall'accetta­zione del principio della tolleranza e, quindi, dalla fine della ghettizzazione e dall'abolizione delle antiche interdizioni gravanti sugli ebrei, conseguenti alle diverse concessioni statutarie e ai vari provvedimenti di emancipazione che dagli inizi di quell'anno avevano modificato la condizione ebraica in alcuni Stati della penisola.
Singolare, quindi, era destinata ad apparire la posizione di Salvatore Anau che, nel suo sentirsi italiano, pur nella sua ebraicità, giungeva ad aderire toto corde al mito di Pio IX liberatore, tra gli altri, anche degli israe­liti fino ad allora rinchiusi nei ghetti pontifici.11)
Le costituzioni, peraltro, che si susseguirono nei primi mesi del 1848 e che rappresentarono una delle maggiori conquiste attribuibili anche, e, forse, soprattutto alle istanze neoguelfe prevedevano, talvolta, pur nella riafferma­zione del ruolo egemone della religione cattolica, sola religione di Stato, l'applicazione di un principio di generale tolleranza nei confronti di culti diversi e, quindi, anche di quello ebraico, salvo che nel Mezzogiorno e in Sicilia ove, peraltro, gli israeliti non vivevano più da lungo tempo.1)
Sulla partecipazione ebraica ai moti del *30-'31 si rimanda al recente contributo di C. GHFH.F1, // ruolo degli ebrei nella .congiura estense, in La congiura estense cit, pp. 287-309. Cfr. anche per un approccio più problematico A. CAVAGLION, Ebrei e risorgimento. A.lcum osservazioni preliminari, ivi, pp. 159-172.
,0) Inseriscono Anau in una sorta di neoguelfismo ebraico A. CANEPA, Considera-Ztoni sullo seconda emancipatone e le sue conseguente, in Rassegna Mensile di Israel, XLVI1 (1981), n. 3, p. 75 e G. LUZZATTO VOGHERA, Ilpresso dell'eguaglianza. Il dibattito sufl'eman-cipavjone degli Ebrei in Italia (1781-1848), Milano, 1998, p. 101. Fa riferimento al neoguelfi­smo ebraico B. Di PORTO, Gli ebrei di Roma dai Papi all'Italia, in E. TOAFF, B. Di PORTO, p. PERMOLI, Y. COLOMBO, V.E. GIUNTELLA, E. TAGLIACOZZO, C. PIPERNO BEER, S. FORNAIO, 1870. La breccia del ghetto. Evoluzione degli ebrei di Roma, Roma, 1971, pp. 37-38. Più in generale per il periodo precedente al '48 cfr. P. COLB1, Gli ebrei italiani alla vigilia del Risorgimento (leggendo la .Rivista Israelitica, annate 1845-1847), in Rassegna Mensile di Israel, XXIX (1963), n. 10, pp. 438- 445.
1 ') Sull'esaltazione di Pio IX come liberatore degli israeliti in alcuni scritti ebraici v. A. CANEPA, Consideratovi sulta seconda emancipacione e le sue conseguenza cit, p. 75, nota 81.
I2) Si rimanda, tra gli altri, a M FERRI, Costituente e costituzione nella Repubblica roma­na del 1849, estc da Diritto e società, n. 1, 1989, Padova, 1989, pp, 24-25, Peri riflessi sulle