Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana
anno <1999>   pagina <278>
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sino agli studi di Renzo De Felice sugli atteggiamenti antisemiti di une. secolo.34)
Nell'ambito del processo risorgimentale ed unitario più significativo e percentualmente più elevato è stato ìl contributo dato dagli ebrei ai moti rivoluzionari del '48-'49 anche per la maggiore consapevolezza nazionale da essi acquisita che li spingeva a lottare non più come nel passato quali membri della natio hebraica desiderosi di un'emancipazione ma come indivi­dui che aspiravano ad inserirsi nel corpo della nazione italiana sebbene portatori di una diversa convinzione spirituale e di particolari tradizioni.35) Resterà emblematica la posizione di Anau, precursore dell'idea di una nazionalizzazione degli ebrei italiani che nella nuova patria avrebbero per­sino potuto rinunciare al sogno millenario di un ritomo a Sion.36) Questa sua idea sembrava riecheggiare da vicino la concezione diffusa sin dall'età rivoluzionaria ed esplicitata nella famosa dichiarazione di Clermont-Tonner dover spettare Niente agli ebrei in quanto nazione; tutto agli ebrei in quanto individui, concezione che negava, quindi, con il riconoscimento dell'eguaglianza giuridica la loro specificità di gruppo.37)
CORNO, Gli scrìtti sani. Dottrina e propaganda della reazione italiana dalla restauratone all'Unità, Milano, 1992. Sulle insorgenze e sulla Santa fede v. ora i contributi di vari autori contenuti nel n. 2/1998 della rivista Studi storici dedicato a Le insorgente popolari nell'Italia rivoluzionaria, controrivoluzionaria e napoleonica. Cfr. anche M. VlGLIONE, Le insorgente* Rivolutone e controrivoluzione in Italia 1792-1815, Milano, 1999; ID., Rivo/te dimenticate. Le insorgente degli italiani dalle origini al 1815, Milano, 1999; A.M. RAO (a Cura di), Folle controrivoluzionarie. Le insorgente popolari nell'Italia rivoluzionaria e napoleonica, Roma, .1999. Per i riflessi sulle comunità ebraiche cri. ora R.G. SALVADORI, Gli ebrei italiani nella bufera antigiacobina, Firenze, 1999.
M) R. DE FELICE, Chiesa cattolica, clericali ed ebrei in Italia nell'età Crispino e giolìttiana, in Rassegna Mensile di Israel, XXII (1956), n. 11, pp. 483-495. Sul pensiero di Renzo De Felice v. ora M TOSCANO, Renzo De Felice, storico dell'ebraismo e dell'antisemitismo, in Renzo De Felice. Il lavoro dello storico tra ricerca e didattica, a cura di G. ALIBERTI e G. PARLATO, Milano, 1999, pp. 191-202.
3> A. MILANO, Storia degli ebrei in Italia cit, p. 362. Rarninio Servi (Gli Israeliti d'Eu­ropa nella civiltà. Memorie storiche, biografiche e statistiche dal 1789 al 1870, Torino, 1871, p. 302) ascriveva a 235 il numero dei volontari ebrei alle campagne del 1848-1849. Più in generale eh, B, Di PORTO, Gli ebrei nel Risorgimento, in Nuova Antologia, 115, voL 563, fase. 2136, ott-dic 1980, pp. 256-272 e F. TAGLTACOZZO-B. MlGUAU, Gli ebrei nella storia e nella società contemporanea, Firenze, 1993.
Si veda al riguardo quanto scritto da A. CANEPA, Considerazioni sulla secondò eman­cipatone e le sue conseguenze cit., p. 73.
i7ì Per molti ebrei l'appartenenza alla comunità politica dalla Rivoluzione francese in poi nell'Europa occidentale ha, infatti, significato la rinuncia alla prevalenza di una legittima-