Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
anno
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1999
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pagina
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284
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284 ' Ester Caputo
mocratica della nazione mediante la divulgazione popolare della conoscenza delle istituzioni politiche, pubblicava nel 1849 poco prima delle elezioni all'Assemblea romana un opuscolo dal titolo Cosa debba intendersi per Costituente e cosa è /'Assemblea Costituente Romana. Catechismo popolare,59) che sulla scia dei catechismi rivoluzionari,60) in forma di dialogo tra un uomo colto e due contadini rievocava gli eventi più salienti del '48 e formulava con estrema semplicità una serie di proposizioni sul concetto di costituente e di sovranità popolare.61)
Amico di Niccolò Tommaseo che nel 1848 come molti altri aveva perorato la causa del riconoscimento dei diritti degli israeliti alla civile eguaglianza in virtù anche del loro forte sentimento nazionale che li aveva resi nel tempo cittadini di tre patrie62) Anau venne inviato a Venezia a
59> S. ANAU, Cosa debba intendersi per Costituente, e cosa è l'Assemblea Costituente Romana. Catechismo popòlare. Dialogo fra Maestro Piero, Gerolamo, e Tommaso, contadini, Ww rara* 1849.
*) Sui catechismi rivoluzionari del triennio giacobino v. G.y GmSALBERTl, Le costiti qoni giacobine (1796-7799), Milano, 1957, pp. 178-179.
6f) Sottolineando come molte parti del suo testo fossero state estrapolate dal Catechismo del Comitato Elettorale Romano Anau, difendendo l'operato di Pio TX colpevole soltanto di essere malconsigliato, definiva la Costituente una adunanza di persone scelte dal popolo, tanto dalle provincie che dalla capitale, che verrebbero in Roma, a stabilire un governo in nome del popolo (Cosa debba intendersi per Costituente e cosa è l'Assemblea Costituente Romana. Catechismo popolare cit, p. 10) e faceva dire a Maestro Piero che si dovessero eleggere i cittadini più istruiti; perché dovendo fare un governo, ci vuole gente che abbiano studiato, e lo sappiano fere. Le persone che non ci sia niente che dire sulla loro condotta: cioè onesti e galantuomini. In fine, che sia gente che gl'importi che il governo sia buono, perché poi ci hanno da star soggetti anch'essi Ai ricconi, ai nobiloni, il governo poco importa, perché essi coi denari e coi titoli se la ridono del governo, e ranno tutto quello che vogliono. Ai cittadini del mezzo ceto importa, ed a noi povera gente, che il governo faccia giustizia a tutti egualmente, che procuri l'abbondanza, che il denaro circoli, che fiorisca il commercio, che l'artista lavori, che i pesi non si aggravino tanto sulla povera gente che non ha; e tante altre di queste cose belle cose. Tutto questo ottcremmo se saremo veramente uomini (ivi, p. 13). Alla Costituente intesa come organo della rappresentanza nazionale si riferiva nell'articolo di fondo della Gaietta di Ferrara del 2 gennaio 1849, n. 1 e nell'indirizzo di adesione al ministero romano per la proclamazione della Costituente firmato insieme con Carlo Mayx, tifi, 15 gennaio 1849, n. 7.
W) N. TOMMASEO, Diritti degli israeliti alla civile eguaglianza. Discorso, ripubblicato in Rassegna Mensile di Israel, X (1935), nn. 4-5, pp. 163-167. Il noto discorso redatto nel gennaio del 1848 a Venezia venne pubblicato soltanto il 25 novembre dello stesso anno nel foglio volante di Trieste li Telegrafo della sera. Da vedere B, Di PORTO, Niccolò Tommaseo e gli ebrei: una meditata simpatia, in Rassegna Mensile di Israel, XXXV (1969), II, pp. 505-514. Sulla partecipazione ebraica alla rivoluzione di Venezia e al governo provvisorio istituito da Manin, di cui furono membri Isacco Pesaro Maurogonato e Samuel Salomone Olper v. A.