Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana
anno
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1999
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285
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i Gli ebrei e la Repubblica Romana 285
rappresentare il triumvirato romano partecipando alla sua strenua difesa e da cui, dopo la sua caduta, prese la via dell'esilio, prima a Corni e successivamente a Genova.63)
L'esperienza della Repubblica Romana oltre ad assurgere a valore simbolico per Febraismo italiano per la consapevolezza nazionale che da allora cominciava ad animarlo, si rifletteva anche sul modo di essere e pensare della comunità locale che dopo secoli di immobilità della sua condizione vede aprirsi opportunità del tutto inusitate. A parte le concessioni del pontefice inizialmente esaltato come liberatore, che rimangono, però, di fronte all'emancipazione subalpina o toscana del tutto limitate e marginali, è l'azione della Repubblica a capovolgerne realmente le sorti. Per la prima volta, infatti, gli israeliti romani vengono chiamati, come abbiamo visto, a partecipare alla gestione della cosa pubblica e delle sue finanze ed a difenderla arruolandosi nelle fila della Guardia nazionale, da cui in precedenza erano stati esclusi.64)
A difesa della Repubblica, nell'ampia convergenza del patriottismo nazionale, accorsero numerosi volontari tra i quali non soltanto vi erano ebrei romani ma anche altri provenienti da diversi Stati italiani, secondo quel
ZORZJ, Venera austriaca 1798-1866, Roma-Bari, 1985, pp. 75-103; R. CAUMANI, Gli ebrei a Venezia dopo l'apertura del ghetto nel secolo dell'emancipatone, in Storia della cultura veneta, VX Dall'età napoleonica alla prima guerra mondiale, a cura di G. ARNALDI e M. PASTORE STOCCHI, Vicenza, 1986, pp. 738-742; E. CAPUZZO, Gli ebrei a Vernala nel 1848-1849, in Clio, XXXV (1999), 4, pp. 595-613.
*?) Come segnalava la Cassetta di Ferrara del 12 settembre 1849, n. 109, riprendendo una notizia diffusa agl'Osservatore Triestino, Salvatore Anau giungeva ;a; Corfu sul piroscafo francese Pluton insieme con D. Manin, Q. Pepe, TSL Tommaseo, G. Ulloa, F. Baldisserotto, A* Marcello, A. Levi, A. Derisinuti, A. Marchesi, L. Seismit-Doda, E. Cossenza, G. Sirtori,
F. Mattei, G. Milani, L. Graziarli, G.da Camin, D. Assanti, L. Serena, G. Zennaà, L. Rota,
G. Marini, C. Alessandri, K. Caimi, F. Corano, I. Pesaro Maurogonato, sbarcando dopo un isolamento di dodici giorni come misura precauzionale a causa del colera scoppiato nella città lagunare. Da vedere anche L. RAVENNA, Salvatore Anau cit., p. 234.
64) Già nella primavera del 1849 gli israeliti erano arruolati nella Guardia civica come sì evince dalla lettera inviato dal segretario generale della comunità Salvatore Scala al segretario del 5 battaglione nazionale riguardante la fede di nascita di Simon Pace e i nominativi di* Della Seta Moisé di Isacco, Efrati Isacco, Rocchas David di Samuele, Fano Israele fu Lau-dadio, Fano Abramo fu Laudadio, Di Cori Michele di Elia (la lettera del 16 aprile contenuta in MCRR, Roma, Guardia Civica 1848-1849, vcil, 22, e. 569). Il 26 aprile venivano ammessi alla Guardia Nazionale del rione Ponti Isacco Errati (6* comp. del V batt). Abramo Fano (4* comp. del V batt), Samuele Piazza (3* comp. del V batt), Giacomo Carpi (8;l comp. del V batt) (ivi, e. 273). Bruno Di Porto (Gli ebrei di Roma dai Papi all'Italia cit, p. 46, nota 89) fa risalire al 1 maggio la richiesta avanzata dalle autorità repubblicane alla comunità israelitica per la Guardia civica.