Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Gran Bretagna. U.S.A.
anno <1999>   pagina <287>
immagine non disponibile

ALLE PRESE CON LA DEMOCRAZIA.
GRAN BRETAGNA E U.S.A.
DI FRONTE ALLA REPUBBLICA ROMANA
Nel corteo che il 5 febbraio 1849 condusse i deputati della Costituente romana dal Campidoglio al palazzo della Cancelleria dando così inìzio ai lavori dell'Assemblea spiccavano i due consoli americani presso lo Stato pontificio: Nicholas Brown, discusso titolare della sede romana, e James E. Freeman, responsabile del consolato di Ancona;1) e spiccavano non tanto per l'uniforme da parata con cui avevano deciso di onorare la solenne cerimonia, quanto perché, nell'assenza degli altri membri del corpo diplo­matico, sottolineavano involontariamente la condizione di isolamento inter­nazionale in cui, quando ancora non era stato deciso l'intervento franco-austriaco con appendice ibero-napoletana, sì apprestava a nascere la Repub­blica.2) Poteva certamente far piacere ai costituenti che Brown, un democra­tico militante, sentisse il bisogno, come vedremo, di rendere omaggio al principio della sovranità popolare e, più tardi, di esercitare sul suo governo tutte le pressioni possibili per ottenere il riconoscimento del nuovo regime. Il fatto era però che i titolari delle legazioni romane delle Potenze europee (e cioè dei paesi che presto avrebbero deciso il destino della Repubblica),
') Forniscono tra gli altri una descrizione della cerimonia G. SPADA, Storia della rivolu­zione di Roma e della restauratone del governo pontificio..., voi. Ili, Firenze, 1870, p. 197; G. LETI, ha rivoluzione e la Repubblica romana (1848-1849), Milano, 1913, p. 130; N. RONCALLI, Cronaca di Roma (1844-1870), voi. II: (1848-1851), a cura di A.F. TEMPESTOSO e di M.L. TREBILÌANI, Roma, 1997, p. 84. Una fonte ufficiale americana in L.F. STOCK, Consular Relations between the United States and the Papal States..., Washington, 1945, p, 156. Nella stampa romana II Contemporaneo ignorava la presenza dei due diplomatici nella cronaca del 6 febbraio, ma colmava la lacuna riprendendo la notizia il giorno dopo e soggiungendo ottimi­sticamente: Il Governo degli Stati Uniti d'America sempre riconosce il Governo di fatto .
Su questo argomento il lavoro più completo, e tuttavia poco interessato agli aspetti intemazionali della questione, resta quello di L. RODELLT, La Repubblica romana del 1849..., Pisa, 1955; circa i risvolti economico-sociali si veda D. DEMARCO, Una rivolutone sociale. La Repubblica romana del 1849t Napoli, 1944.