Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Gran Bretagna. U.S.A.
anno <1999>   pagina <296>
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296 Giuseppe Monsagrati
Quando occorreva, insomma, o quando non ne poteva proprio fare a meno, cruel Britannia non esitava a tornare in scena. Un analogo sentore di spietatezza o, forse di un cinismo restio ad ogni tentativo di compren­sione, lo si coglieva anche nei comportamenti degli Inglesi residenti a Roma, sia che riducessero il numero degli abbonamenti al Roman Advertiser quando questo foglio, mutata la proprietà, sostituiva alla precedente linea editoriale cattolicheggiante e piononista un orientamento anticlericale e filo-repubblicano,32) sia che accorressero a frotte in città quando si spargeva la voce che il Governo nel tentativo di turare una delle tante falle finanziane della Repubblica si accingeva a mettere in vendita le opere d'arte a prezzi stracciati,33) sia, infine, che, con i Francesi ormai padroni del campo, si con­tendessero avidamente, a prezzi altissimi i pochi esemplari del Don Zirlone ancora reperibili sul mercato.34) Da loro una folta colonia di pittori, scultori e qualche commerciante, oltre ai normali turisti mai un gesto di solidarietà, mai uno sforzo di partecipazione alle sofferenze della popolazione sotto l'assedio e i bombardamenti che, del resto, si erano affrettati a lasciarsi alle spalle non appena ne avevano avuto la possibilità,35) In tanta indifferenza risaltava e veniva subito valorizzato il gesto del già ricordato Clough, che offriva ad una improvvisata infermiera americana la propria acqua di colonia per la disinfezione delle ferite riportate dai com­battenti.36) Non a caso proprio questa infermiera, che in realtà era una celebre giornalista e si chiamava Margaret Fuller,37) si sarebbe soffermata
3 Secondo Margaret Fuller, dopo aver cambiato proprietà il giornale in lingua inglese di Roma presentava a refreshing contrast to the nauseous adulations and catholic out catholicized sentimentalities with which Hemans used to stuff it, e questo, oltre a fargli perdere abbonamenti, lo aveva lasciato quite alone among the English in showing fairness towards Italy (lettera del 9 marzo 1849 a M. Spring, in The Letters of Margaret Fuller cdited by R.N. HUDSPETH, voi VI, Ithaca and London, 1994, p. 376: il curatore attribuisce ai nuovi proprietari il cognome Stralts, che invece secondo O. MAJOLO MOUNAW, La stampa periodica romana dell'Ottocento', Roma, 1963, voi. II, p. 850, risulterebbe essere Strutt).
33) La notizia la forniva il 9 aprile l'incaricato d'affari americano Lewis Cass jr. al segre­tario di Stato Clayton, specificando che assieme agli Inglesi erano arrivati anche molti Russi (L.F. STOCK, United States Mìnister cit, p. 24).
W J.P. KOBLMAN, Memorie romane* a cura di M.L. TREBILUNI, Roma, 1963, voi. 11, p.481.
35).L.R STOCK, United States Mìnister cit, p.37 (dispaccio dell'8 maggio).
**) Si veda la lettera che per ringraziarlo la Fuller gli scriveva in un giorno imprecisato della difesa, in Tbt Letters of Margaret Fuller cit, voi, V, p. 236).
37) Su di lei esiste una ricchissima bibliografia, da me parzialmente citata in calce alla voce Fuller, Margaret inserita nel Dizionario Biografico degli Italiani, voi. 50, Roma, 1998, ad nome; tra i titoli non compresi in quella nota o usciti successivamente vanno segnalati C*H. CAPPER, Margaret Fulhr. An American Romantic Ufi, New York-Oxford, 1992; J. VAN