Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana. Gran Bretagna. U.S.A.
anno
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1999
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pagina
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298
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298 Giuseppe Monsagrati
Passato il '49, la società civile inglese parve ridestarsi dal letargo in cui era caduta, e tu tutto un fiorire di iniziative per tornare a far sentire la propria voce a sostegno della libertà dei popoli. Perfino Charles Dickens, che un biografo ha descritto anxious until he learned that Mazzini had escaped back to England,41) decise allora di dare una mano al rilancio dell'attività mazziniana in Inghilterra redigendo l'indirizzo di presentazione dél'Italian Refegee Fund Committee costituitosi a Londra nell'agosto del 1849: vi si ricordavano, tra l'altro, i buoni cittadini che, rispondendo al voto di tutti, diedero a Roma, abbandonata dal monarca e dal potere esecutivo, leggi, ordine e tranquillità;42) ma né queste parole, né l'ospitalità offerta su giornali quali la Northern Star e il Globe alle riflessioni post-romane di Mazzini,43) né i tracts che della Repubblica rifacevano la storia assolvendola da tutte le accuse di malgoverno e corruzione,44) né, infine, il fatto che subito dopo il crollo della Repubblica si avesse un certo number of En-glish children christened Mazzini,45) nulla di tutto ciò bastò a cancellare il ricordo di un disimpegno governativo che aveva pesato tanto negativamente sulle fortune dell'esperimento politico romano. Così, a distanza di un paio d'anni dagli eventi, un altro indirizzo, diffuso stavolta dai Friends of Itaty, tornava sull'argomento con accenti tardivamente critici: il nostro governo questo l'assunto centrale non conosceva Mazzini, il nostro governo era, piuttosto, favorevole al Papa e parlò di lui come di un uomo generoso che aveva sudditi ingrati; il nostro governo soprattutto rifuggiva dagli estremismi. Quando, perciò, i Francesi intervennero per rimettere Pio IX sul trono, lo fecero con il consenso ufficiale dell'Inghilterra [...] M
E senz'altro degno di nota il fatto che i rilievi più critici verso l'Inghilterra e i suoi cittadini non venissero da fonti italiane ma fossero per la maggior parte di provenienza americana. Oltre ad imporci qualche cautela
*6 E. JOHNSON, Charles Dickens. His Tragedy and Triumpb, London, 1977, p. 350.
*2> Citato da E. MORELLI, L'Inghilterra di Mastini cit, p. 102.
43) G. MAZZINI, Editane Nazionale degli Scritti, voi. XXXIX, Imola, 1924, pp. 107-120.
**) Nel primo di questi Occasionai Tracts era inserito un appello di Mazzini al popolo inglese, from a Letter si specificava to the Chairman of the Meeting held at Hanover Scjiiarc Rooms, on Tucsday, Nov. 29,1853, to commemorate the Polish Revolution of 1831 : Mazzini vi esortava il popolo inglese a non abbandonare la causa dell'Europa in lotta contro il dispotismo; secondo l'ex triumviro sarebbe stato questo anche un modo per espiare the sinful, unprincipled, un-Hnglish policy, which immoveably saw nay, lent directly or indirecfly an arm to the fall of l'oland, the fall of 1 lungary, the fall of "ty.eniee, the fall of Rome {War! Masgtni to the Bnglish People, s.i.t.).
*5> H, RUDMAN, ìtalian Nationalism and English Letters cit, p. 88.
46) Ivi, p. 118.