Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Gran Bretagna. U.S.A.
anno <1999>   pagina <301>
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Gran Bretagna e LhSA. di fronte alla Repubblica Romana 301
soprattutto facendo percepire meglio di quanto avesse saputo fare Brown il valore storico e morale di un riconoscimento che per gli Stati Uniti avrebbe avuto il sapore dell'autobiografia, il 25 giugno il Segretario di Stato gli scrisse che ogni decisione in merito era lasciata alla sua personale discrezio­ne e che poteva presentare le proprie credenziali al Governo romano anche in assenza di precedenti da parte di altri paesi, e questo perché spiegava Clayton gli Stati Uniti non volevano restare dietro a nessuno in this act of Grace and Courtesy .55) Naturalmente il dispaccio da Washington giunse a Roma ben oltre il 3 luglio.
In verità, nella lenta evoluzione dell'incaricato d'affari verso l'assun­zione del patrocinio della causa romana non c'era stato solo l'accorgimento di chi cerca di far condividere ad altri il proprio punto di vista: al suo primo contatto con la realtà romana Cass, ed altri come lui, erano rimasti effettivamente perplessi sull'esperimento politico che vi si stava compiendo, perché, venendo da un mondo che aveva coltivato per generazioni il mito di un'Europa e in particolare di un'Italia atemporale la cui immagine più diffusa corrispondeva a quello che uno storico americano ha definito (in un libro che non per niente è dedicato a Bernard Berenson) il sogno di Arcadia,56) scoprivano un mondo del tutto diverso da quello che avevano interiorizzato quando avevano studiato i classici e letto le testimonianze dei compatrioti reduci negli anni Venti e Trenta dal grand tour nella Penisola: quest'Italia alle prese con il dramma del *48-'49 e con i suoi tanti problemi economici e sociali, la stessa Francia del primo profilarsi del socialismo sconvolgevano tutti i loro schemi mentali e li costringevano a confrontare la loro idea di rivoluzione nazionale e di repubblica con le istituzioni cui i rispettivi movimenti rivoluzionari stavano faticosamente cercando di dar corpo. Di qui una sensazione di smarrimento dalla quale non era facile riprendersi e che colpiva i tanti pittori e scultori e artisti in genere che d'oltre Atlantico si spingevano per motivi di stadio fino a Roma e vi sog­giornavano a lungo. Un esempio di vittima di questa che, per come l'ab­biamo presentata, potrebbe apparire una specie di sindrome di Stendhal in versione politica e se vogliamo antropologica, è quello offertoci da Henry James nella sua ricostruzione della vita romana di William Wetmore Story, uno scultore la cui vicenda di passionate pilgrim e dì precursore della
cittadini stranieri presenti a Roma e non solo gli Americani (Le Assemblee del Risorgimento* [...J. Roma, voi. IV, Roma, 1911, tornata del 28 aprile).
58JLR STOCK, United States Ministeri cit., pp. 44 sgg.
'* VAN WYCK BROOKS, The Dream oj Arcadia cit.; sul richiamo esercitato sugli artisti dall'Europa (il continente del mistero, della bellezza, del romanzo - - in breve, della cui tu-ra) si veda anche D. B. DAVIS, D.I1. DONALD, Espansione e conflitto cit., pp. 92 sgg.