Rassegna storica del Risorgimento
Repubblica Romana. Gran Bretagna. U.S.A.
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1999
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306 Giuseppe Monsagrati
sua esperienza tanto simile a quella che i romani vivono ora).73) Il suo sforzo intellettuale non era consistito tanto nel fare accettare agli Americani la Repubblica e neanche nel negare quel certo tasso di radicalismo sociale che ne aveva contraddistinto gli esordi, ma nel fare intendere che quel modello di stato, con quelle caratteristiche politiche e con quei presupposti di trasformazione rapida della società poteva, in forza dei suoi contenuti di libertà, essere pienamente metabolizzato anche dalla cultura politica statunitense che proprio nella libertà affondava le sue radici più genuine. Dietro ogni corrispondenza della Fuller, in quella privata come in quella giornalistica, si sentiva sussurrare un de te fabula narratur: il problema era vedere quanto i suoi ideali interlocutori gradissero questo memento.
Qui stava il nocciolo della questione per gli U.S.A., l'interrogativo che nel 1849 Washington poteva ancora eludere ma che presto si sarebbe riproposto esigendo una risposta chiara: restare fedeli ai valori fondativi della nazione, anche difendendoli ovunque li si fosse violati, o andare in un'altra direzione, accostandosi sempre più alle ragioni e alla prassi della politica estera delle Potenze occidentali, Inghilterra inclusa? Dagli scritti di Margaret Fuller, dai poemi di Henry T. Tuckerman,74) dal racconto che si apprestava a fare delle vicende romane del '49 Theodore Dwight, più tardi traduttore delle Memorie di Garibaldi,75) emergeva un'indicazione impegnativa, che avrebbe funzionato ancora per qualche tempo, lasciando ad esempio in George P. Marsh, raffinato e colto diplomatico che presto sarebbe stato destinato a rappresentare per primo il proprio paese nel nuovo regno d'Italia, a profound distrust and dislike of Louis Napoleon 76) e, parallelamente, una aperta simpatia per le aspirazioni nazionali dell'Italia. Poi la classe politica americana non ne avrebbe più tenuto conto: ma che tale indicazione fosse scaturita dall'osservazione della breve vita, ideale e pratica, della Repubblica Romana, resta come ulteriore prova dell'importanza storica non solo italiana di quell'esperienza.
GIUSEPPE MONSAGRATI
73)' Le due citazioni sono tratte da M. FULLER, Un'americana a Roma cit, rispettivamente alle pp. 294 e 241.
74) Autore di varie composizioni dedicate a Roma, a Pio IX, all'assedio: tradotte in italiano, sono state pubblicate da H. R. MARRARO, Relazioni fra l'Italia e gli Stati Uniti cit, pp. 233-240. Su di lui vedi R. ÀNZILOTTI, L'Ita Zia e il Risorgimento nell'opera di Henry Theodore Tuckerman, in Italia e Stati Uniti nell'età del Risorgimento cit, pp. 41 -67.
75) Cfr. in proposito J. RIDLEY, Garibaldi, trad. it, Milano, 1974, pp. 415-423.
7). G.P. MARSH, Life andLetters, compiled by C. Grane Marsh, New York, 1888, p. 146.