Rassegna storica del Risorgimento

Repubblica Romana. Francia
anno <1999>   pagina <313>
immagine non disponibile

La Repubblica Romana e la Francia 313
no e la crociata patriottica di marzo contro l'Austria vedono la partenza del generale Durando alla testa delle truppe pontificie e dei patrioti volon­tari verso il Veneto. Gli avvenimenti sfuggono di mano a Pio IX che di fatto, è diventato nemico dichiarato dell'Austria... Con la allocuzione del 29 aprile, il Papa condanna l'iniziativa di Durando, la guerra e la rivoluzione. La parentesi liberale del pontificato è terminata.
Per la Francia che guardava con simpatia sia a livello governativo che a quello dell'opinione pubblica , agli avvenimenti romani, il divorzio con il nuovo Pio IX, è immediato. Il paese è occupato dalle elezioni per la nuova Costituente che porterà al governo una nuova maggioranza repub­blicana moderata. Quest'ultima conserva però la sua simpatia per la libera­lizzazione romana e voterà, a fine maggio, una dichiarazione a favore dell'indipendenza italiana. Ma la Francia è anche occupata dagli avvenimenti del Nord Italia dove l'ambizione di Carlo Alberto di costituire, senza l'aiuto dell'esercito francese (L'esercito francese non entrerà se non lo chiame­remo e siccome non lo chiameremo, non entrerà), uno Stato del Nord Italia, ha risvegliato un'altra ambizione, quella dell'Inghilterra che vedrebbe di buon occhio la nuova entità posta sotto il suo protettorato, emarginando cosi sia la Francia che l'Austria...
Custoza mette fine a questi sogni, mentre in Francia le giornate di Lu­glio scartano dal gioco politico i repubblicani democratici. All'appello di aiuto accompagnato da condizioni precise di Carlo Alberto, Bastide, succes­sore di Lamartine, un repubblicano cattolico ostile alla monarchia sarda, risponde ironicamente: Nous avons éprouvé le regret qu'une noble su-sceptibilité nationale ne vous eut pas permis de nous appeler plus tòt. A Roma, gli avvenimenti precipitano e si radicalizzano. Approfittando della disfatta di Custoza, i prelati reazionari ottengono la caduta di Mamìani. Pio IX sceglie Pellegrino Rossi, ex ambasciatore di Guizot, tornato italiano dopo la sua revoca da parte di Lamartine. Il suo assassinio, il 15 novembre, è il segnale della definitiva rottura tra Pio IX e il movimento nazionale. Il Papa fugge a Gaeta, Mazzini prende la direzione del movimento repubbli­cano romano. Ora, Mazzini era dichiaratamente pro-inglese e anti-francese e non poteva certo aspettarsi grandi appoggi da parte di un governo repubbli­cano che si apprestava ad essere diretto da monarchici (Barrot, capo del governo e Drouyn de Lhuys agli Affari Esteri). Quest'ultimo poteva, caso mai essete tentato di intervenire a favore del Papa.
Tuttavia, l'intesa con l'Inghilterra e la situazione politico-militare gene­rale sconsigliavano qualunque intervento militare. L'elezione il 10 dicembre 1848 di Louis-Napoléon Bonaparte a presidente della Repubblica ripropone